Partiti questa mattina i lavori di demolizione del cavalcaferrovia

Dopo aver completato i delicati lavori di rimozione dell’amianto, questa mattina è partita la demolizione del cavalcaferrovia di corso Avogadro di Quaregna a soli 39 anni e qualche mese dalla costruzione perché la struttura, secondo i tecnici consultati dal Comune, era pericolante.

Una scelta che non ha convinto tutti (ad esempio l’opposizione consiliare del Pd): molti avrebbero suggerito il consolidamento della struttura, sull’esempio di quanto era stato fatto per l’altro cavalcaferrovia, assai più vecchio, al Belvedere.

Ma la maggioranza ha deciso in modo diverso – forte del parere dei suoi consulenti tecnici – e appaltato i lavori, per 1,4 milioni, alla “General Smontaggi” di san Pietro Mosezzo, che si è subito messa all’opera per l’eliminazione dell’amianto e che oggi è partita con i lavori che si concluderanno, secondo l’appalto, in cinque mesi. Visto che sono incominciati ad aprile, si può prospettare una chiusura del cantiere a settembre.

Spiega il vice sindaco Massimo Simion: ”La General Smontaggi, una delle migliori imprese del settore, in Italia, è partita con lo smantellamento della struttura utilizzando ‘pinze’ applicate agli escavatori, nell’area che non insiste direttamente sulla ferrovia. Poi si passerà alla parte che dà sui binari, e allora sarà necessario utilizzare altre tecniche: il sovrappasso verrà ‘sollevato’ e portato a terra per la demolizione”.

L’intervento di questa mattina, come l’impresa aveva garantito, è stato compiuto nel modo più “indolore” possibile ile per gli abitanti delle case sottostanti, “sparando” cariche di acqua per limitare le poveri. Conclusa la demolizione si tratterà di risistemare poi l’area, nella quale sarà realizzato il famoso passaggio “a raso” (dunque non più un cavalcavia) a doppia corsia alberata. Sulle autorizzazioni è impegnato direttamente il sindaco Corsaro con le Ferrovie.

”Per quanto riguarda la sistemazione complessiva dell’area  – spiega Simion – era stato calcolato inizialmente un importo di 1,9 milioni. Ma poi i tecnici l’hanno rimodulato a 1 milione e mezzo e la cifra è già stata inserita nel bilancio 2022”.

Il video della demolizione