Partita la 45a “Fiera in campo”. Da Bruxelles il saluto del presidente di Confagricoltura Giansanti

“Dobbiamo capire perché in Europa siamo diventati dei nemici”. Lo ha detto, collegato via video da Bruxelles, questa mattina al convegno che ha di fatto aperto la 45a “Fiera in campo” il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, ricordando che, in concomitanza con la nuova protesta dei trattori (capofila gli agricoltori belgi) organizzata appunto a Bruxelles il 26 febbraio, la sua associazione organizzerà un’assemblea in cui saranno affrontati i principali problemi dell’agricoltura italiana legati in qualche modo al tanto contestato “green deal” adottato “in chiave ideologica” dall’Unione europea: assicurare un reddito adeguato ai produttori agricoli; migliorare la sostenibilità ambientale senza tagli produttivi; favorire la diffusione delle innovazioni tecnologiche per far fronte alle sfide del cambiamento climatico, salvaguardare i prodotti italiani ed europei nei confronti di una concorrenza non allineata con le regole dell’Unione per la sicurezza alimentare, la tutela delle risorse naturali e del lavoro, il benessere degli animali.

Anche sollecitato dal moderatore del convegno, il giornalista Paolo Viana, Giansanti è stato molto franco ed efficace: alla domanda se egli consideri solo “una tattica” le prime deroghe ad alcuni obblighi ambientali concessi dalla Ue in questi giorni, ha risposto “assolutamente sì, visto che a giugno si vota anche in Europa”. Il presidente nazionale di Confagricoltura ha detto, con orgoglio, che gli agricoltori si considerano e devono essere considerati, prima di ogni altra cosa “imprenditori, non custodi dell’ambiente né giardinieri, ma imprenditori e come tali vanno tutelati, non ostacolati dall’Europa”. E, a proposito di agevolazioni, Giansanti ha sollecitato anche il Governo italiano a stabilizzare quelle appena concesse. A proposito di Governo, era presente in sala il sottosegretario Andrea Delmastro (mentre rileviamo che l’ex amico Emanuele Pozzolo, parlamentare della provincia, era a cinque chilometri di distanza, all’inaugurazione della giostra storica dei cavalli in piazza Cavour).

Prima di Giansanti erano intervenuti il presidente dell’associazione organizzatrice dell’ormai storico evento, l’Anga, Giacomo Mezza; il presidente provinciale di Confagricoltura Benedetto Coppo; il presidente nazionale di Anga Giovanni Gioia; l’applauditissimo presidente della Provincia Davide Gilardino (che ha spezzato tre robuste lance a favore dell’agricoltura, ad esempio contro la follia dell’agrivoltaico in risaia); la neo presidente dell’Ente risi Natalia Bobba (a sua volta molto applaudita). Quindi la relazione esemplare, a nome dell’associazione laureati un Scienze agrarie e forestali Giuseppe Sarasso, che ha trattato, con la riconosciuta efficacia e competenza, il tema del bilancio economico dell’azienda risicola. Poi sono intervenuti gli assessori regionali Matteo Marnati (Ambiente)  e Marco Protopapa (Agricoltura). Infine, il presidente di Anga Mezza, con il presidente della Provincia Gilardino e il prefetto Lucio Parente hanno tagliato il nastro inaugurale dando il via all’accesso dei visitatori all’imponente rassegna ospitata anche quest’anno al Centro Fiere di Caresanablot: più di 140 gli espositori e oltre 40 ettari dedicati alla vera e straordinaria peculiarità della rassegna: le prove in campo.

“Fiera in campo” resterà aperta fino a domenica dalle 8,30 alle 18. 

Oggi, intanto, dalle 14, altro convegno: si parlerà di “Staro dell’arte del diserbo meccanico: passato, presente e futuro” (relatore Marco Sozzi del Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova); di “Protezione delle colture: il caso del riso e la sperimentazione in campo” (relatore Marco Romani, coordinatore del settore di Agronomia dell’Ente Risi), e delle “Tecnologie Lemken nella protezione delle colture: teoria e pratica”.

Edm

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Fra applausi entusiastici
    e concessioni .. a tempo determinato
    .. valide fino al giorno del voto-UE (compreso)
    s’è evitato unanimemente di pronunciare
    le parole proibite in ambiente-UE
    (proibite perché sgradite
    alle multinazionali e ai
    padroni d’oltreatlantico),
    un esempio fra tutte:
    OGM

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here