La sua città di adozione, Vercelli, voleva davvero bene a quel gran signore che è stato il notaio Giuseppe Torelli, scomparso il 2 gennaio del 2020. E Torelli contraccambiava questo sentimento lavorando alacremente per rendere sempre più bella e colta Vercelli.
E oggi Torelli, nel giorno del suo 57° compleanno, è stato ricordato e celebrato con una bella, toccante cerimonia al Circolo Ricreativo, club al quale era talmente affezionato (così come al suo amato Rotary), al punto di andare a tenere, il 14 dicembre del 2019 – diciassette giorni prima di morire – una conferenza che era stata organizzata da tempo. Nessuno dei presenti quella sera potrà mai dimenticare quel gesto.

Questa mattina, al Ricreativo, in suo onore, si sono svolti due atti significativi: primo, la costituzione dell’Associazione Notaio Giuseppe Torelli, nata per valorizzare la cultura e la storia locale, e sancita ufficialmente da un caro amico, il notaio Maurizio Ferrara; secondo, l’inaugurazione, all’interno del Circolo ricreativo, della Biblioteca Giuseppe Torelli, grazie alla donazione di tremila volumi, in particolare sulla storia del Notariato e su quella della Resistenza in Piemonte e in Lombardia, fatta dalle sorelle di Torelli, Lucia e Paola, presidente dell’Associazione intitolata al fratello.

La targa della Biblioteca è stata scoperta dal sindaco Andrea Corsaro e dal presidente del Circolo Ricreativo Tino Candeli, con le sorelle di Torelli.
Tra l’altro, la famiglia dello scomparso, , sempre questa mattina, ha dato corso ad un legato che Giuseppe Torelli aveva disposto nelle sue volontà testamentarie, consegnando ufficialmente quadro e un’antica pergamena al Collegio Notarile Novara-Vercelli-Casale Monferrato, ed il presidente Gian Vittorio Cafagno si è impegnato a trovare una collocazione acconcia nella sede novarese del Collegio.

E poi, per completare una mattinata che sarebbe piaciuta davvero a Giuseppe Torelli, Circolo Ricreativo e Comune hanno inaugurato, nei locali del Circolo, una bellissima mostra fotografica sulla Vercelli del 1873, realizzata dal fotografo alessandrino Federico Castellani che, nel 1870, aveva aperto uno studio fotografico anche nella nostra città, a Palazzo Pasta (lo studi fu poi rilevato da un grande fotografo vercellese, Pietro Masoero).
Il sindaco Corsaro, dopo essersi complimentato con le persone che hanno lavorato sodo per Biblioteca Torelli e mostra (in particolare l’ex dirigente della Cultura Renato Bianco e la Conservatrice dell’Archivio storico comunale Alessandra Cesare), ha detto che, dopo la mostra in Arca delle sculture di Francesco Messina, i capolavori fotografici di Castellani approderanno a loro volta nell’illustre e vicina sede.

Tra le tante personalità accorse alla bella mattinata al Ricreativo, anche il sovrintendente archivistico Giuseppe Banfo.





