I numeri del concorso letterario Città di Santhià, dedicato a Jacopo Durandi

È giunto alla quinta edizione il Concorso Letterario Città di Santhià, dedicato al poeta e giurista Jacopo Durandi, organizzato dal Comune, dalla Biblioteca Civica e dalle associazioni Vobis e La Voce. I giurati che avranno il compito di scegliere le opere migliori sono il presidente Fulvio Conti, Angelo Fragonara, Paola Bernascone, Alessandra De Matteis e Gianfranco Pavetto.

Quest’anno i partecipanti sono 63 di cui 3 santhiatesi. Si tratta di 19 uomini con una media di 59 anni di età per la Poesia e 13 donne con media età di 58 anni, di cui 25 dalle regioni del Nord Italia con buona partecipazione dal Veneto, 6 dal Centro con prevalenza dalla zona di Bologna e uno solo dal Sud Italia. Per la Narrativa invece sono 20 uomini sempre con età media di 59 anni mentre le donne sono in numero di 11 con età media di 55 anni: 21 dal Nord, 5 dal Centro e 5 dal Sud Italia.

Soddisfatto della partecipazione l’assessore alla Cultura Renzo Bellardone: «L’iniziativa connota la nostra città elevandola a un ruolo di prestigio in campo letterario a livello nazionale. Ho seguito passo a passo il Concorso, coccolando i partecipanti e ringraziando sensibilmente i giurati che gratuitamente prestano la loro opera. Molti concorrenti partecipano ogni anno indipendentemente dalla vittoria o meno e facendo pubblicità al Concorso, incentivano ogni anno nuovi iscritti, pur mantenendo il livello dei premi discretamente basso e fin qui coperto dalla generosità di Fondazioni bancarie, che hanno permesso di non incidere significativamente sul bilancio comunale».

«Quest’anno – conclude Bellardone – per alleviare un po’ il peso della situazione emergenziale, verranno istituite alcune nomination speciali per ringraziare particolarmente chi, pur non classificandosi tra i premiati, merita un riconoscimento per il valore della scrittura, per la fedeltà di partecipazione o per l’esordio nel nostro Concorso cittadino».

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1 commento

  1. Non saprei cos’altro aggiungere all’esposizione (corredata di dati statistici) se non, in qualità di “vercellese”, l’avanzare la pretesa che l’Emilia e Romagna sia annoverata fra le Regioni dell’Italia Settentrionale. Ciò per merito non mio, quanto piuttosto degli Appennini.

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