Dall’assessore comunale Carlo Nulli Rosso riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Nello scorso Consiglio è stata bocciata in una mozione presentata fra gli altri dai Consiglieri Catricalà e Demari
Detta Mozione trattava il tema degli impianti semaforici dotati di TX-Road, apparecchio in grado di filmare le infrazioni, sostenendo che per motivi di sicurezza avrebbero essere pure dotati di Countdown.
La polemica sorta all’interno del consiglio e anche fuori attraverso social media e giornali sta trascendendo dalla normale dialettica Amministrazione-
In sede consigliare avevo ampiamente chiarito i motivi della bocciatura che possono essere brevemente riassunti.
A seguito delle suddette spiegazioni, si è scatenata una vera e propria bagarre mediatica che definisco eufemisticamente vergognosa. Si mette in dubbio la veridicità delle multe e si richiama l’Amministrazione ad una generica volontà di “fare cassa”.
Uno dei valori fondanti di ogni comunità è il rispetto delle regole e la difesa ad oltranza di chi le applica. Chi ritiene ed afferma che i vigili urbani siano appiattiti su una generica volontà della Amministrazione di far cassa, svilisce profondamente il loro lavoro e mette in discussione il rispetto delle regole.
Tutte le contravvenzioni fatte sono state filmate e sono state applicate solo dopo un esame rigoroso degli operatori della Polizia Locale, quindi la sanzione scattava solo dopo che si era materialmente passati con il rosso, o solo quando si passava integralmente sopra la linea di arresto, impegnando cosi l’intersezione.
Giudichiamo assolutamente vergognosa questa deriva istituzionale, nella quale pur di creare facile consenso politico, non ci si è fatti problemi a sbertucciare il ruolo delle regole e ancor peggio, a svalutare il ruolo degli operatori della polizia locale.
Giova fra l’altro sostenere che da quando è presente il TX-Road non vi sono più stati incidenti, e non è stato fatto alcun ricorso”.
Carlo Nulli Rosso






illustri con foto il “quanto” oltre la striscia bianca determina la sanzione nel caso specifico