Riceviamo e pubblichiamo
Interveniamo come Consiglieri perché il tutto è scaturito dalla parole proferite dall’Assessore Politi proprio nell’Aula istituzionale qual è il Consiglio Comunale
A seguito della conferenza stampa effettuata oggi, 26 maggio, dall’Avv. Carlo Olmo, nella quale sono emersi alcuni elementi invero già discussi in seduta di consiglio comunale, intendiamo stigmatizzare il comportamento oltraggioso dell’Assessore alle politiche sociali e del Sindaco, che ad oggi non ha proferito parola.
Giova senz’altro rammentare che durante il Consiglio comunale del 15 Maggio l’assessore Caterina Politi, sosteneva di essere dispiaciuta poiché l’Avv. Olmo nella conferenza stampa del 2 maggio avrebbe dichiarato che “Comune ed enti locali facciano il loro mestiere, io non avrò contatti per nulla con il servizio sociale del Comune di Vercelli per questa campagna di raccolta alimentare e distribuzione di pacchi viveri”. L’assessore concludeva affermando che “questa cosa a noi è dispiaciuta molto e su quelloci stiamo molto interrogando”.
Ribadiamo nel modo più assoluto che mentre Vercelli godeva, e gode, di atti meravigliosi di solidarietà da parte di Olmo e di altri volontari, questa amministrazione nulla o quasi faceva, o fa, per affrontare questa pandemia.
Occorre anche ricordare come l’amministrazione locale non abbia avuto neppure il buongusto di invitare Olmo in consiglio comunale; non ha partecipato all’evento svoltosi in aprile dinanzi alla Piastra dell’ospedale S. Andrea (unici assenti il Sindaco e gli assessori comunali). Sono, invece, molti i Comuni che hanno ricevuto da Olmo aiuti e lo hanno ringraziato come la situazione prevedeva. Alcuni conferendogli anche la cittadinanza onoraria.
Olmo questa mattina nega e rispedisce al mittente ogni addebito, chiedendo spiegazioni che nessun componente di questa amministrazione riteneva importante dare prima di questo pomeriggio.
A poche ore dalla conferenza di questa mattina, il filantropo Carlo Olmo nel consueto saluto serale sulla sua pagine Facebook, rende partecipe i cittadini della lettera ricevuta da parte dell’Assessore alle politiche sociali.
Appare ancor più deluso dalla risposta ricevuta, oltreché dall’assordante silenzio profuso finora da chi oggi governa questa città.
Oggi occorre ribadire l’assoluta presa di distanza dalle affermazioni denigratorie di una amministrazione che offende il suo cittadino più illustre e tutti i volontari che credono nella solidarietà.
E come al solito la maggioranza tace!
Pensiamo che, alla luce di quanto accaduto oggi, ma anche in precedenza, con altri episodi che hanno riguardato a diverso titolo assessori e consigliere comunale, il Sindaco debba ritirare le proprie deleghe e rassegnare le dimissioni.
Michelangelo Catricalà
Carlo Nulli Rosso





