Nel vercellese 76 episodi di violenza di genere perseguiti in un anno dai Carabinieri

vehicle intended for the military corps of the Italian Carabinieri police forces

Sono ben 76 i reati legati alla violenza di genere che sono stati denunciati e perseguiti, durante l’anno in corso, dai reparti dell’Arma dei Carabinieri, per quel che riguarda la provincia di Vercelli. Reati, spiegano dall’Arma per i quali si è proceduto ad attivare le procedure per il cosiddetto “Codice Rosso”, ovvero “quelle speciali tutele previste dalla Legge 69/2019 finalizzate da una parte a salvaguardare le parti offese offrendo, se richieste, maggiori protezione e sorveglianza, e dall’altra a garantire una corsia preferenziale nello svolgimento delle attività giudiziarie connesse alla punizione dei reati commessi ed alla prevenzione della posa in essere in futuro di ulteriori condotte illecite da parte dei presunti responsabili”. Particolare attenzione, sempre nella nostra provincia, è stata anche rivolta al fenomeno del “revenge porn”, ovvero la diffusione di immagini e/o filmati destinati a rimanere privati, di cui si ha la sensazione che non sia emerso ancora nelle sue reali dimensioni in quanto fonte di particolare senso di vergogna da parte delle vittime, che quindi non sono sempre ben disposte a denunciare.

I dati sono stati diffusi dall’Arma dei Carabinieri a pochi giorni dalla celebrazione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, che quest’anno cade in un momento in cui questo gravissimo fenomeno risulta quanto mai alla ribalta a seguito degli agghiaccianti episodi che si ripetono in tutto il Paese.

Lo specifico settore della violenza di genere ha avuto un forte impulso nel corso del 2023, spiegano i Carabinieri, anche a seguito di ripetute campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e locale, ed i risultati, quantomeno nell’ottica di una presa di coscienza più incisiva che in passato, si sono visti.

La partecipazione di personale dell’Arma a convegni ed iniziative anti-violenza, l’istruzione di militari – specialmente di sesso femminile – attraverso la partecipazione a specifici corsi di

aggiornamento organizzati a livello centrale, la diffusione di informazioni sui fenomeni della violenza di genere mediante lo svolgimento di conferenze nelle scuole, la distribuzione di materiale informativo, sono tutti metodi che sono stati messi in atti dai Militari per contribuire ad arginare questi odiosi fenomeni criminali, dando sempre la priorità alla protezione delle vittime e cercando di fornire loro un senso di sicurezza e di vicinanza delle Istituzioni.

“Tutto ciò è sufficiente? Certamente no, ma c’è il forte impegno a proseguire su una strada, ormai tracciata, di maggiore considerazione soprattutto nei riguardi di chi denuncia, e di inflessibile severità nel perseguire i presunti responsabili di violenza di genere, senza trascurare anche nei riguardi di quest’ultimi la possibilità di offrire loro, qualora se ne dimostrino realmente interessati e senza sminuire la portata di eventuali condanne penali ricevute, un percorso che li porti ad acquisire consapevolezza delle proprie responsabilità e riscatto per un futuro senza più l’uso della violenza nei confronti del prossimo, chiunque esso sia” concludono dall’Arma.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

2 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here