Nel Giardino dei Giusti al parco Iqbal ecco il 18^ albero per Simone Veil

Da questa mattina, Giornata eudopea dei Giusti, il Giardino dei Giusti del parco Iqbal Masih di Vercelli ha un diciottesimo albero: è stato piantato in onore della magistrata francese (scampata, giovanissima, da Auschwitz) e prima presidente del Parlamento europeo ad essere stata eletta con il suffragio universale, Simone Veil. Hanno incominciato le operazioni di messa a dimora dell’albero il sindaco Roberto Scheda e la giovane studentessa  del Liceo Artistico Viola Di Terlizzi (allieva della professoressa Daniela Fontanesi) autrice del bellissimo ritratto della Veil scoperto durante la cerimonia.

E dato che Simone Veil da anni viene considerata una vera “madre dell’Europa”, Scheda, ricordando ai numerosissimi studenti presenti la storia di altri Giusti (che hanno il loro albero dedicato a Vercelli, ma anche in altri Giardini), ha citato Altiero Spinelli, riconosciuto “padre dell’Europa”. Tra gli altri Giusti di cui il sindaco ha ricordato in breve la storia, anche Vera Vigevani Jarach, prima perseguitata come ebrea in Italia e poi paladina delle “madri di Plaza de Mayo” in Argentina (che proprio ieri aveva compiuto 97 anni); quindi il campione di ciclismo Gino Bartali, che ha salvato qualcosa come 800 tra ebrei e perseguitati politici durante il fascismo, e poi il “prete buono” dell’Aravecchia don Luigi Longhi (che ha il suo albero dedicato all’Iqbal dal 2019): ricordando l’amatissimo sacerdote vercellese, Scheda ha letto il bellissimo “Buongiorno” che Massimo Gramellini gli dedicò il giorno dei funerali. La cerimonia era stata introdotta dalla neo assessore all’Istruzione Maria Grazia Ennas.

Dopo il sindaco hanno preso la parola il prefetto Lucio Parente, il presidente della Provincia Davide Gilardino, la consigliera regionale Simona Paonessa, e monsignor Giuseppe Cavallone, che rappresentava l’arcivescovo Arnolfo. Erano presenti anche il vice sindaco Mimmo Sabatino, l’assessore Elisa Cubito, il vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino, il questore Giuseppina Suma, i comandanti o esponenti di tutte le forze dell’ordine, l’ex sindaco Gabriele Bagnasco. Rivolgendosi ai giovani, Scheda ha messo in rilievo l’importanza di essere sempre dalla parte della giustizia per tutta la vita perché ha detto, citando Primo Levi, dopo la caduta del nazifascismo,“la peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia’.

Il Giardino dei Giusti al Parco Iqbal era stato inaugurato da Piero Angela, con l’allora sindaca Maura Forte, il 27 gennaio 2016 (Giorno della Memoria) e, nell’occasione, erano stati messi a dimora le prime cinque piante dedicate al padre di Angela, Carlo, a padre Giuseppe Girotti, Giovanni Palatucci, ai coniugi Ercole e Gina Piana, e a Khaled Al-Assad. Successivamente sono stati piantati gli alberi, tra gli altri, per Gino Bartali, padre Giuseppe Minghetti (per il suo impegno a favore dei bambini ruandesi), Jan Palach e, lo scorso anno, per la nuotatrice siriana Yusra Mardini, che vive da rifugiata politica in Germania.

 

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1 commento

  1. C’era al parco dei giusti
    . . In presenza o a ricordo,
    mezza Vercelli (la parte giusta, s’intende!)
    Chissà se l’anno prossimo, a ricordare
    padri e madri dell’Europa, ci sarà ancora
    qualche discendente a rappresentare l’Europa. .
    e se la nuotatrice siriana Yusra Mardini,
    che vive da rifugiata politica in Germania,
    dopo aver finalmente preso Fiducia
    sarà tornata nella propria Patria-liberata
    da tempo, giustamente, ben ri-democratizzata !?

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