Nasce la Federazione dei prodotti piemontesi d’alta qualità: tra i fondatori la Strada del riso Vercellese

Nasce una nuova realtà per la tutela e la valorizzazione dei prodotti di alta qualità del Piemonte e di aree specifiche della nostra regione: la Federazione Regionale delle Strade del vino e dei Sapori piemontesi.

La Strada del Riso Vercellese di qualità, associazione che comprende agricoltori, ristoratori, albergatori, associazioni, musei, pro loco ed enti pubblici, uniti nella promozione e valorizzazione delle terre di risaia, è un membro fondatore della nuova Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori del Piemonte, che comprende anche la Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi, la Strada del Vino Astesana, la Strada Reale dei Vini Torinesi, la Strada del Barolo e grandi Vini di Langa.

L’obiettivo della federazione appena nata è promuovere le eccellenze del territorio, raccontare e potenziare i prodotti del paniere regionale costituito dalle denominazioni d’origine, dai presidi, dai Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) e prodotti di montagna, insieme al paesaggio e al patrimonio artistico-culturale, rafforzarne l’immagine e renderlo più attrattivo.

Giovedì 11 aprile, al Circolo dei Lettori di Torino, i rappresentanti delle cinque Strade, con una firma ufficiale, hanno sancito la nascita della Federazione regionale, il cui presidente è Walter Massa, già presidente della Strada Reale dei Vini Torinesi; la vice presidenza del nuovo organismo verrà assunta dal presidente della Strada del Riso Vercellese di qualità, prossimo alla nomina.

Per Vercelli era presente il consigliere Edoardo Rosso, che ha ripercorso i principali eventi degli ultimi anni a cui la Strada ha preso parte, tra cui Cheese e la Fiera internazionale del Tartufo d’Alba.
Un traguardo raggiunto dopo anni di lavoro, e uno stimolo per il nuovo direttivo che ora ha anche una sede a disposizione nel padiglione Ex18.

“Siamo nati nel 2014 – ha detto Rosso durante la presentazione di giovedì mattina – raccogliendo attori diversi: non solo agricoltori e risicoltori, ma anche operatori turistici, musei, consorzi irrigui. Fin dall’inizio l’idea era di promuovere un territorio fatto di tanti soggetti, che devono lavorare insieme per promuovere degnamente il nostro mare a quadretti, che affascina e incanta chiunque lo veda per la prima volta. Non solo turisti stranieri, ma anche i nostri vicini di casa che non hanno avuto mai occasione per spingersi verso la nostra pianura. C’è tanto lavoro da fare e siamo felici di poterlo fare con voi”. Rosso ha poi proseguito: “Il riso può avere importanti partner al suo fianco: si può mangiare da solo, ma accompagnato da un buon bicchiere di vino o condito con un buon formaggio è senz’altro meglio. Siamo felicissimi di questa collaborazione e di questo atto formale che sottoscriviamo oggi: finalmente iniziamo a lavorare tutti quanti insieme. Siamo contenti e ringraziamo anche per la proposta arrivata dalle altre strade per la vice presidenza da assegnare alla Strada del Riso Vercellese. Questo dimostra che il paniere piemontese è formato di tanti territori e tanti prodotti d’eccellenza, tra cui il riso”.

Anche Walter Massa, la voce più autorevole del Timorasso, vino di punta delle Colline Tortonesi, ha ricordato l’importanza del riso e della figura delle mondine, “che arrivavano dall’Appennino novese, ovese e pavese – ha sottolineato -; luoghi in cui c’era molta forza lavoro e la risaia costituiva una grande opportunità di trovare un’occupazione”.

Presente alla firma della convenzione anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, che ha evidenziato l’importanza dello scambio e della collaborazione tra le cinque strade. “Dobbiamo contaminarci di più tra singoli territori, che spesso, forse, sono troppo settoriali – ha detto Ferrero -. Mentre c’è bisogno di più uniformità. Il Piemonte ha un prodotto straordinario, il riso, ed è la regione che ne produce di più in Europa. Ma non riusciamo a valorizzarlo come invece dovremmo, perché le terre di risaia hanno potenzialità enorme. È un paesaggio unico, che abbiamo solo noi. Per questo la Regione vi garantirà un supporto, perché ve lo meritate: state facendo un ottimo lavoro e vi accompagneremo lungo questo percorso”.

La Federazione ha in programma progettualità e iniziative sul tema del turismo rurale, eno-gastronomico e culturale a livello regionale, un sistema territoriale di soggetti pubblici e privati che aspira a diventare un autorevole interlocutore delle istituzioni.

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