Il Museo del Mare di Villarboit ammirato dai vertici del Paleontologico di Asti

Villarboit  – Nei giorni scorsi, a Villarboit, presso la sede dei Musei del Mare “Borsini e Società Storica Subacquea di Vercelli” si sono incontrati i vertici museali locali con gli incaricati del Museo Paleontologico di Asti: obiettivo dell’incontro, esaminare la possibilità di collaborazione tra il Museo SSV e quello di Asti, candidato 2020 a Geoparco Unesco, verificando la sede museale vercellese e la cultura affidata ad esso, per uno sviluppo ulteriore.

L’incontro è avvenuto con la presentazione appassionata e descrittiva di tutto il materiale esposto a cura del Presidente Sergio Quaglia, a partire dall’itinerario di ingresso, in cui il visitatore si immerge attraverso il contatto di un subacqueo manichino attrezzato e corredato dai compressori e di un palombaro del 1950 dell’Armata russa, per poi visitare, al piano superiore, l’attrezzatura di Genoni, campione di discesa in apnea, ed introdursi successivamente nelle parti interdisciplinari del Museo.

La documentazione esposta riproduce testimonianze archeologiche dei vissuti subacquei antichi fino ai progetti di studio dello stesso Leonardo, percorrendo la ricerca museale attraverso il criterio storico, e successivamente in senso storico-scientifico, dal momento in cui l’uomo riesce a scendere in profondità in modo controllato, il visitatore comprende la necessità che il subacqueo ha di comunicare la bellezza delle creature marine con cui è stato a contatto, a volte anche animali simili a piante o viceversa, attraverso la nutrita esposizione di macchine fotografiche subacquee, esposte per evoluzione di modelli, attraverso cui catturare le immagini, senza esserne predatore. Presenti in sala fotografie storiche di relitti quali l’”Umbria”, che riforniva le truppe in Africa Orientale nella seconda guerra mondiale, e pannelli espositivi di donne pioniere dell’immersione.

La visita ha offerto spunti di comprensione tecnica tra la diversità di immersione e risalita in ambito sportivo e lavorativo, tra le tabelle empiriche di correlazione con i tempi e la profondità d’immersione e la comparazione degli stessi ottenuta dagli strumenti computerizzati odierni, proseguendo nel percorso museale tra arte e scienza con l’esposizione di fotografie per animali marini quali i delfini o macrocrofotografie per esseri di un centimetro e raccolta di testi dell’arte della pellicola subacquea, non da ultimo testi recenti di studio del comportamento umano neonatale in acqua.

Il percorso espositivo è proseguito con la sala in cui i diversi modelli di maschere subacquee raccontano gli sforzi, sempre in atto, di adeguare ad un miglioramento progressivo l’attrezzatura subacquea e si è concluso nella Sala Studio, arredata a nuovo dal Comune di Villarboit, per l’accoglienza dei visitatori e per la proiezione e la discussione dei materiali di studio.

Piero Damarco, responsabile per i Beni Paleontologici e Conservatore Museale presso l’Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane, e Federico Imbriano, guida escursionistica del Parco Paleontologico astigiano, hanno manifestato il loro vivo stupore per il contesto ambientale d’inserimento museale locale”… un Museo del mare tra le risaie?…” . Così hanno Auspicato intese di collaborazione futura, per ciò che concerne l’aspetto paleontologico comune ai due Musei dell’Antico Mare Padano .

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