Chi conosceva Pino Fraternali non poteva non essere conquistato dalla sua gentilezza, dalla sua innata e contagiosa simpatia. Si è spento a 68 anni, vinto da un male che non gl ha lasciato scampo. Lascia la moglie Giulietta, il figlio Samuele e la sorella Luciana, con i loro cari.
I funerali sono stati celebrati oggi pomeriggio nella cappella della Sacra Famiglia di via Parini, poi la salma è stata tumulata nel cimitero di Borgo Vercelli.
Ex dipendente della Sambonet, Pino Fraternali era un eccellente giocatore di bocce (un bocciatore per la precisione) e aveva coltivato la sua passione, raggiungendo eccellenti risultati agonistici, prima alla Bellaria e poi all’Aba, l’Associazione Bocciofila Aravecchia. Giocava ancora ultimamente, sempre bene, ed era un osso duro per tutti gli appassionati. Sono in tanti oggi a piangerlo, sconvolti purché erano tutti convinti che fosse riuscito a vincere il male.
In tutti rimane il caro ricordo di una persona esemplare, cui era impossibile non voler bene.





