Vercelli – Ha suscitato un cordoglio immenso in tutta la città la scomparsa, a soli 56 anni, di Cristina Russo, ferrista del blocco operatorio dell’ospedale Sant’Andrea: si è arresa al male, che aveva combattuto con coraggio per circa due anni. Lascia il marito Roberto Gallo, dipendente della Sambonet, la figlia Ester e la sorella Roberta; ma anche un rimpianto e un dolore enormi tra i colleghi di lavoro, che piangono la loro “grande amica e strenua combattente”!
Sulla sua pagina Facebook il medico e consigliere comunale Alessandro Stecco, la ricorda così: “Ciao, Cristina, hai lottato come una leonessa, sei stata coraggiosissima e di esempio, ora che hai smesso di soffrire sono sicuro che sei nel posto che meriti e guardi tua figlia, tuo marito e tutti noi da lassù”.
Cristina Russo è stata anche molto attiva in ambito sindacale all’interno dell’Asl vercellese e poco fa la Camera del lavoro di Vercelli ha inviato ai giornali questa commossa partecipazione: “La Cgil Vercelli Valsesia piange la scomparsa della compagna, collega e amica Cristina Russo, componente del Comitato direttivo Cgil, del Comitato Direttivo della Funzione pubblica e della Rsu dell’Asl di Vercelli. Tutta la Cgil le voleva bene e partecipa commossa al dolore dei familiari”.
In particolare, il segretario della Cgil Luca Quagliotti, ha scritto:“Abbiamo perso una compagna sempre in prima fila per la difesa e la conquista di nuovi diritti. Cristina è stata una delle prime compagne che ho conosciuto a Vercelli. La sua genuina passione per il Sindacato e il suo sorriso solare mi hanno fin da subito fatto sentire parte della Fp Cgil di Vercelli, quando sono arrivato in categoria nel 2012. Poco tempo dopo era entrata a far parte della Segreteria, dimostrandosi sin da subito battagliera e passionale nella difesa delle proprie idee”.
I funerali di Cristina Russo saranno i celebrati martedì, alle 10,30, nella chiesa di Billiemme. Sono previsti due Rosari: il primo sarà recitato sabato alle 16 nella chiesa di Billiemme, il secondo lunedì alle 17,30 nella camera ardente dell’ospedale.





