Vercelli – Nonostante l’installazione due nuovi led, il periodo di rodaggio e la ricalibratura, in diverse zone della città si vede assai poco di sera e alcuni cittadini ci hanno segnalato zone in gran parte al buio: una fra tutte, Largo d’Azzo. Cosicché siamo andati a parlarne con Antonio Prencipe, uno dei tre componenti il Consiglio di amministrazione di Asm nominati dal sindaco: Prencipe era stato il primo a sollevare il problema alcuni mesi fa, e Asm/Atena, su suo input, si era messa in azione migliorando la visibilità notturna in parecchi punti.
Dice Prencipe: “Ho proseguito nell’azione, coinvolgendo i responsabili del Progetto Led e l’amministratore delegato di Asm, Roberto Conte, in un tour notturno. In totale sono state individuate 33 criticità e, ad oggi, ventuno di esse sono già state risolte. Per quanto riguarda in modo specifico largo d’Azzo, era proprio uno dei punti negativi che avevamp riscontrato”.
Prencipe aggiunge che il suo ruolo in Asm sarà sempre quello di dar voce alle istanze dei cittadini e di fare esclusivamente gli interessi della città. Ribadisce la cessione delle quote di maggioranza di Atena ad Iren è stato un errore “che pagheremo per decenni” e che, appunto per questo bisogna incalzare continuamente l’Azienda su problemi della città. “Questo compito spetta a noi, scelti dal sindaco per fare gli interessi della città”.
Illuminazione serale a parte, Prencipe concorda con noi che Vercelli non è proprio (per usare un eufemismo) un modello di pulizia e sostiene che l’eliminazione delle cosiddette “isole ecologiche” per la raccolta del vetro e della plastica – formidabili attira-incivili – sia un compito da portare a termine. Ricorda: “La minoranza bloccò giustamente il progetto della precedente amministrazione, che intendeva far sparire solo una parte dei cassonetti e ciò era semplicemente assurdo alla luce dello scopo da perseguire. Sono convinto che Comune e Asm debbano accordarsi per estendere ciò che già si sta facendo da anni al rione Cappuccini all’intera città. Sono in corso studi per escogitare altre soluzioni, ma, se non ne verranno trovare di efficaci e non eccessivamente onerose, il modello-Cappuccini può benissimo venire applicato al resto di Vercelli”.
Poi questione dell’apparecchiatura succhia-mozziconi, “ricordini” di cane, etc., segnatala dall’assessore uscente al Decoro Urbano Emanuele Caradonna: “Asm ce l’ha, venne acquistata durante l’amministrazione Forte. Perché non la usa più?”.
Dice Prencipe: “Ho saputo dall’ad Conte che si sta valutando di rimettere in azione l’apparecchiatura, dopo aver raggiunto un’intesa con il personale che dovrà utilizzarla”.
Infine, i famosi “ispettori ambientali”, che dovrebbero vigilare sullo smaltimento corretto dell’immondizia da parte dei cittadini. Dice Prencipe: “Asm ha fatto i corsi per addestrare cinque suoi dipendenti a questo compito. Poi, con la scorsa amministrazione, non si è fatto più niente, nonostante gli annunci-spot della sindaca. Ma per fortuna, almeno questi operatori sfruttano quotidianamente il loro addestramento specifico, intervenendo e segnalando opportunamente i problemi quando sono in servizio”.





