In migliaia alla Processione della Macchine, e domani in Duomo, alle 6, lo “Scoprimento del Cristo”

La Macchina con il grande Crocifisso di Sant’Andrea passa in piazza Cavour (foto Renato Greppi)

 

Erano in migliaia, sia dietro al sacro corteo, sia nelle vie nelle piazze, ieri sera alla Processione delle Macchine, l’antico rito del Venerdì Santo, tornato a riproporsi dopo due anni di stop per la pandemia. Rispetto al recente passato, la Processione ha visto significative novità introdotte per rispettare ancora le cautele anti-Covid: ad esempio né prima e né dopo la processione i fedeli sono potuti entrare in Sant’Andrea: prima dell’avvio, l’arcivescovo Arnolfo ha anticipato l’omelia del Venerdì Santo, che di solito svolgeva alla fine, e quando poi le macchine, dopo aver percorso le vie del centro, sono tornate sul sagrato della basilica, solo allora ha impartito la benedizione.

La benedizione dell’arcivescovo sul sagrato della basilica (foto Greppi)

E se già si erano registrare tantissime “visite ai sepolcri” (cioè agli altari della “Reposizione”) la sera del Giovedì santo nelle chiese, si può prevedere che saranno numerosi anche i fedeli che assisteranno domattina, Pasqua, alle 6, all’antichissimo rito dello “Scoprimento del Cristo” in Duomo, rito di cui si parla già in un Codice del 1372 custodito nella Biblioteca CapitolareQuest’anno.

Anche quest’anno, com’era già avvenuto nel 2021, si ritorna alle origini dello Scoprimento del grande Crocifisso Ottoniano dell’Anno Mille, che avveniva prima della Messa celebrata dall’arcivescovo e non durante, perché si trattava del primissimo atto della Pasqua. Durante la messa, si ascolteranno musiche Sacre scelte dal Maestro di Cappella del Duomo, monsignor Denis Silano: dall’antifona del Sebit Angelus a Polifonie di Pietro Heredia.

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1 commento

  1. I riti sacri (per non dire delle tradizioni) a partire dal 2013 vengono rimaneggiati e modificati continuamente. Ora c’è anche la scusa del covid e, si sa, la Salute viene prima della Fede .. presso la Santa Sede.
    Ecco allora che ..
    “né prima e né dopo la processione i fedeli sono potuti entrare in Sant’Andrea: prima dell’avvio, l’arcivescovo Arnolfo ha anticipato l’omelia del Venerdì Santo, che di solito svolgeva alla fine, e quando poi le macchine, dopo aver percorso le vie del centro, sono tornate sul sagrato della basilica, solo allora ha impartito la benedizione”.
    Che bisogno c’era di invertire le fasi ,, se in Chiesa non si poteva entrare?
    Mistero (ma non della fede)!
    Giust’appunto: il bisogno di “cambiare”!!? .. può meravigliare davvero? ..
    è poi così importante entrare in una qualsiasi chiesa ..
    quando nella casa di Dio esso stesso viene molte volte (se non n l caso del quale si tratta) oltraggiato: vi si svolgono colossali magnate o altro ..) e capita che Dio non vi sia neppure gradito, infatti vi manca il tabernacolo!
    (segue-articolo del 2017)
    https://www.maurizioblondet.it/favore-ridateci-tabernacoli/
    come diceva con tono mesto, avvilito un dirigente di banca (lo esprimeva in senso mooolto ironico) rivolgendosi a dei collaboratori poco efficienti nel fare sviluppo: il vostro posto è fuori!

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