Michela Trada racconta in un libro il brand journalism

La scrittura è uno strumento di marketing? Si può davvero fare business con e grazie ai contenuti scritti? Sono soltanto due della tante domande a cui cerca di dare una risposta Scrivere per fare business, dal personal branding al brand journalism (Do it Human), il nuovo libro della giornalista vercellese Michela Trada, che verrà presentato giovedì 1 luglio alle 18 nello spazio aperto della libreria Mondadori dalla collega e amica Sabrina Falanga.

Non si tratta di un manuale di comunicazione, piuttosto di un ricettario pensato appositamente per imprenditori e libero professionisti al fine di ottenere risultati concreti dalla produzione di contenuti scritti.

Storytelling, content marketing, brand journalism: parole che sono entrate nel lessico comune, tre tecniche di scrittura esaminate con esempi e casi studio al fine di arrivare a definire in modo autentico il proprio personal branding ed incrementare cosi la propria reputazione online e offline.

«Non è mai troppo tardi per iniziare e imparare a scrivere di se stessi e della propria azienda – spiega Michela Trada – partendo dai propri valori e dal proprio perché: oggi siamo noi il brand in vetrina da acquistare».

All’interno della pubblicazione, con prefazione di Alessio Beltrami, anche i contributi di volti noti del mondo della Comunicazione tra cui Riccardo Scandellari, Giulia Bezzi, Salvatore Russo e Oscar di Montigny. «Sono emozionata ed ansiosa di presentare questo volume nella mia città – conclude l’autrice – Devo molto a Vercelli, per formazione e non solo; sono felice di incontrare finalmente di persona colleghi e amici dopo questi mesi difficili».

Michela Trada è giornalista, speaker e amante del Bello in ogni sua forma ed espressione; dal 2018, assieme a Sabrina Falanga, è Ceo della casa editrice Brainding, direttore di Inkalce Magazine e vice direttore di News48.it, il primo magazine Italiano di giornalismo costruttivo.

Fa parte del team nazionale dell’ufficio stampa del Lions Club e membro del Constructive Network; crede in un Giornalismo costruttivo al servizio della comunità e nella valorizzazione del talento di ciascun individuo, in primis dei giovani. Attraverso il Brand Journalism, in cui è specializzata, dà voce alle eccellenze italiane.

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