Maria Scatolini della Fondazione Tempia nel Molecular tumor board piemontese

Maria Scatolini (foto Alessandro Tomiello)

Maria Scatolini, direttore del laboratorio di oncologia molecolare della Fondazione Tempia, è tra i componenti del Molecular tumor board, il nuovo organo promosso dalla Regione con funzioni di coordinamento e impulso all’innovazione nel campo della diagnosi e della cura del cancro.

Laureata in biotecnologie mediche, dottore di ricerca in oncologia umana e specialista in patologia clinica, Maria Scatolini è alla guida del laboratorio fin dalla sua nascita dieci anni fa. Il suo nome è inserito nella lista di sedici eccellenze in campo medico di varie discipline oncologiche che formeranno il nuovo organismo, chiamato ad agire sotto il coordinamento della Rete Oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta.

La ricercatrice biellese porterà l’esperienza maturata sul fronte della personalizzazione delle terapie. Il laboratorio di oncologia molecolare collabora in stretta sinergia con numerose aziende sanitarie per effettuare test in grado di individuare alterazioni a livello del Dna nelle cellule tumorali di un paziente. L’esito delle analisi è una preziosa guida per gli oncologi nella scelta delle terapie più appropriate.

Questo compito cammina fianco a fianco con i progressi della medicina personalizzata: l’obiettivo, che sarà tra le linee di azione del Molecular tumor board, è avere diagnosi e cure sempre più efficaci e avanzate, definite sulla base delle caratteristiche genetiche non solo delle persone ma anche delle mutazioni che possono contraddistinguere alcuni tumori.

«È una nomina di cui siamo molto orgogliosi – ha commentato la presidente della Fondazione Tempia Viola Erdini – Tutto scaturisce dall’intuizione di mio nonno Elvo che promosse l’avviamento del primo laboratorio di genomica nel 2001. Nel 2011 è nato il secondo laboratorio e oggi Maria Scatolini, che lo dirige da allora, è nominata nel più importante organismo regionale nell’ambito dell’oncologia molecolare. Possiamo dire a buon titolo che sono stati vent’anni di importanti traguardi all’interno dei nostri quarant’anni di storia. Una storia che ci ha visto e ci vedrà sempre al fianco dei pazienti e della sanità pubblica».

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1 commento

  1. L’oncologia molecolare piemontese credo che abbia sempre fatto grandi progressi e sono certo ne farà ancora a lungo, presente la ricercatrice biellese.

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