In manette un 68enne per violenze sessuali su una minore

L’orco era un amico di famiglia. Un uomo che sin da quando una giovane ragazzina era piccola, avrebbe abusato di lei durante le vancanze estive in Valsesia, costringendola con il tempo anche ad atti sessuali completi. E per indurla al silenzio la avrebbe anche minacciata di fare del male ai nonni se qualcosa fosse trapelato.

L’incubo per la giovane è terminato lo scorso giovedì quando la Polizia di Stato, al termine di una serrata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, ha dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata su una minore con meno di 14 anni.

L’attività investigativa ha avuto inizio nel mese di gennaio 2021, dopo che la giovane ha finalmente avuto la forza di presentare denuncia: lei ha raccontato agli agenti di una serie di presunte violenze sessuali che era stata costretta a subire sin dall’età di 7/8 anni, ad opera di un amico di famiglia.
Tutto accadeva in Valsesia dove la vittima era solita trascorrere le vacanze estive con la famiglia. Le violenze erano iniziate mediante giochi apparentemente innocenti, ma che tali non erano. L’uomo, ad esempio, trattenendo la minore per le gambe e mettendola a testa in giù, pare approfittasse della situazione per scostare la biancheria della minore scrutandola nelle parti intime.
A mano a mano le condotte si erano fatte sempre più spregiudicate fino ad arrivare a rapporti sessuali completi, come si presume sulla base dei gravi indizi raccolti durante l’indagine.
Risulterebbe, inoltre, che l’uomo, per costringere la ragazzina al silenzio, non avrebbe esitato a minacciarla di fare del male ai nonni qualora avesse rivelato il loro “ segreto”.

L’attività di riscontro della Squadra Mobile ha consentito di raccogliere numerosi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo che ha portato il G.I.P. presso il Tribunale di Vercelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ad adottare un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto autore, un sessantottenne vercellese, con precedenti per reati in materia sessuale e contro la persona.
Immediatamente dopo l’emissione del provvedimento, l’uomo è stato arrestato nella sua abitazione dagli uomini della Squadra Mobile.

 

 

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1 commento

  1. Purtroppo l’incubo non è terminato giovedì ma se lo porterà dietro per tutta la vita. Invece il 68enne in attesa di giudizio tornerà, se non libero, almeno ai “domiciliari” fra qualche tempo. Non sarebbe bene, quando il reato sembra pressoché dimostrato, a discrezione del Giudice ed a cautelativa salvaguardia dei minori, affiggere foto-segnaletiche o almeno applicare un tatuaggio di divieto sulla fronte del presunto reo?
    https://www.printix.it/wp-content/uploads/2020/11/P001_Divieto_Generico_115x115_166x166_270x270_435x435_615x615.png

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