Lutto nel calcio vercellese: scompare a 48 anni Giacomo Consoli

Giacomo Consoli in una foto di Massimo Tegliafierro

Vercelli – Una tristissima notizia ha colpito il mondo del calcio vercellese e i tanti amici che aveva in città: è morto nella serata di giovedì Giacomo Consoli, 48 anni tra pochi giorni,  per molti anni al lavoro nel ramo delle assicurazioni e poi agente di commercio e volto noto del mondo del pallone nostrano, ma non solo del pallone: a Vercelli tutti lo vedevano sorridente a passeggio, spesso in tuta,  e con il suo cagnolone, che adorava. Fermarsi a scambiare anche solo quattro chiacchiere con lui era un’esperienza sempre piacevole e appagante. Consoli è stato sconfitto da un male contro cui combatteva da circa un anno.

Da qualche giorno le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate e, in città, era molta la preoccupazione. Nonostante le cure dei medici, a Novara, si è spento poco fa, lasciando nello scoramento una miriade di amici, tanto “Giacu” era benvoluto da tutti.

 

Consoli era da sempre nel calcio, partecipava a molti tornei e soprattutto giocava, assai bene: prima in Terza Categoria nella Pro Belvedere, poi Csi, nel Blue Tricots Ferrante e, ultimamente nel Caresanablot, dove si era cementata la sua amicizia fraterna con l’avvocato Alessandro Scheda, che gli aveva affidato, come allenatore, il compito “allevare” i suoi Diavoletti: sono ragazzi dai 5 ai 12 anni che la società calcistica vercellese, rispettando una precisa filosofia sportiva, fa crescere nel solco della correttezza, della lealtà e dell’agonismo non esasperato. E “Giacu” era proprio il preparatore ideale per una squadra di calcio fondata su questi principi. Proprio i suoi ragazzi, a fine campionato, quando la malattia aveva già colpito, gli avevano dedicato un commovente saluto e uno striscione di incoraggiamento.

Come calciatore, lo ricorda così Oreste Provera, ex arbitro tra i più quotati del campionato Csi: “L’ho arbitrato spesso, era un atleta esemplare. Corretto, educato con il direttore di gara, e poi, calcio a parte era davvero una buona, magnifica persona”.

Sconvolto l’amico ed ex presidente della Pro Belvedere Fabrizio Rizzi: “Non riesco a capacitarmi. L’ho conosciuto nel calcio, il mondo che amava, quando giocava, proprio all’inizio, come attaccante, nel Csi. Gli ho detto, prova con noi in Terza Categoria, allora ero infatti il presidente della Pro Belvedere. Ci ha provato e con ottimi risultati: due promozioni consecutive, in Seconda e poi in Prima. Adesso amava davvero allenare perché insegnare calcio ai piccoli era più che una passione, per lui, che non aveva figli, una missione”.

Nell’ultimo difficile anno, Giacomo Consoli è stato aiutato e sostenuto da un esercito di amici: tutti speranzosi, dopo l’operazione, e increduli, sgomenti dopo il repentino aggravarsi delle condizioni, l’altro giorno, con il ricovero a Novara. A stargli accanto, tanti di loro e soprattutto, Alessandro Scheda, l’amico di sempre.

A riprova della traccia lasciata da Consoli nelle persone, le tante testimonianze di amici che sui social commentano in queste ore la notizia. Un fiume di commozione che sta attraversando un’intera città.

Poco fa la Diavoletti calcio, con il segno del lutto, ha posta su Facebook queste toccanti parole:

 

CIAO GIACOMO
Con profonda commozione tutta la Società si stringe nel dolore per la perdita dell’amico Giacomo
.
La società è cresciuta grazie anche al tuo aiuto, non dimenticheremo mai il tuo impegno ed il tuo sorriso.

Ciao Giacomo, sarai sempre nei nostri cuori.

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