L’umano digitale al centro di Raccolti, il Festival della comunicazione, dell’ascolto e del dialogo

Giorcelli, Bellizzi e Benedetti durante la presentazione nella Sala Parlamentino dell'Ovest Sesia.

Raccogliere è un verbo che possiede più significati: c’è quello più immediato che indica “sollevare, prendere o riprendere da terra”; poi c’è quello che ha maggiore attinenza con il nostro territorio e che in questo periodo suona attuale, ovvero “prendere e riunire i frutti della terra” (a settembre si taglia il riso); infine c’è quello metaforico, “mettere insieme, radunare, riunire e anche accogliere”.

Così, come capita spesso, ragionando sull’etimologia di un termine, si comprende meglio quale sia l’essenza di qualcos’altro: nel nostro caso di Raccolti Festival, la giovanissima rassegna vercellese, giunta al suo secondo anno di vita, che è stata presentata martedì nella Sala Parlamentino dell’Ovest Sesia da Matteo Bellizzi, Lara Giorcelli e Massimo Benedetti.

Loro sono i tre volti di Bottega Miller, l’associazione nata nel gennaio del 2019 per tradurre in una realtà più tangibile la sensibilità e la vocazione che accomuna un gruppo di professionisti i quali hanno scelto, in forme diverse ma interconnesse tra loro, di mettere in primo piano temi come la comunicazione, l’ascolto, il dialogo.

«Con Raccolti vogliamo ricordare che esiste un’umanità lontana dalle pericolose derive a cui stiamo assistendo oggi – ha spiegato Matteo Bellizzi – In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, noi abbiamo preferito esserci, tenere accesa la fiammella. Chiaramente sarà un Festival diverso dall’anno scorso, per via del Covid-19, ma sarà comunque aperto, grazie anche ai nuovi canali. Non a caso il tema che abbiamo scelto sarà “l’umano digitale”».

«Raccontare e ragionare intorno al ruolo che proprio il digitale ha avuto nel corso di questa emergenza planetaria – ha proseguito Bellizzi – può rappresentare un’ulteriore occasione di analisi e divulgazione di idee. Daremo spazio a quei comunicatori che mettono al centro della narrazione una visione umanistica, intelligente, empatica, in risposta all’idea di un web che sembra l’amaro riflesso di una società superficiale e impoverita nei suoi valori essenziali».

Raccolti Festival si terrà da venerdì 25 a domenica 27 settembre nel cortile dell’ex Monastero di San Pietro Martire. Il programma è davvero ricco (per consultarlo interamente cliccare qui). Tra gli ospiti di spicco ricordiamo Mario Calabresi che racconterà del viaggio in bici da Torino a Nembro, attraversando le regioni più colpite dalla pandemia. Un viaggio che ha toccato anche Vercelli e che è rimasto impresso al giornalista, tanto da averne parlato in una seguita diretta Instagram con il collega Massimo Gramellini.

Ci saranno poi Alessandro Barbaglia che in una performance musicale con la grande Orcaestra del Mare parlerà del suo ultimo romanzo “Nella balena”, Lorenzo Tosa che racconterà di un’altra Italia, quella più silenziosa che non fa baccano sui social. Poi Federico Taddia, Valentina Petri, Cesare Picco, i filosofi della rete Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon, la sociolinguista Vera Gheno, il funambolo Andrea Loreni.

Sarà presente anche un’Area Festival dove Lucia Chieregato racconterà una storia a chiunque le si siederà davanti e dove Chiara Trevisan farà delle letture su misura, cioè troverà una pagina giusta per ognuno. Un altro modo che ci fa capire quanto questo festival sia a misura d’uomo.

Ricordiamo anche l’evento extra, sostenuto dalla Strada del Riso Vercellese di Qualità: la lectio magistralis che il professor Alessandro Barbero terrà il 13 ottobre alle 17.30 al Museo Borgogna, sulla figura di Dante al quale lo storico ha dedicato il suo ultimo libro di prossima uscita.

Bisogna poi evidenziare la collaborazione con Ovest Sesia che si è concretizzata con Passeggiate 2020, una serie di quattro brevi documentari che «riassumono un decennio abbondante di esperienze creative, dedicate da Ovest Sesia alla storia e al futuro del paesaggio di risaia e delle terre di canale», ha spiegato Francesco Brugnetta.

É lo stesso Brugnetta che ha sceneggiato i quattro documentari, diretti da Matteo Bellizzi e da Manuele Cecconello. Per l’occasione sono stati coinvolti otto artisti per un dialogo tra arte e natura: Lucilla Giagnoni e Denis Longhi, Carlot-ta e Christopher Ghidoni, Gian Carlo Macrì e Gian Luigi Carlone della Banda Osiris, Antonio De Luca e Cecco Aroni Vigone. Sullo sfondo il Naviletto di San Damiano, il Canale di Rive e il Bosco delle Sorti della Partecipanza, le Porte di San Giacomo e il Canale Cavour.

A Raccolti non mancherà lo spazio food con il Birrificio Sant’Andrea e il Biscottificio artigianale Il Mattarello e Costadoro, a marcare ulteriormente il coinvolgimento del territorio. Tra i sostenitori di Raccolti troviamo infatti la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la già citata Strada del Riso Vercellese di Qualità, l’Associazione Irrigazione Ovest Sesia, la Coop, Riso Acquerello, Gli Aironi, Marazzato e Interser, più altre realtà tutte vercellesi. Il Comune ha dato il suo patrocinio.

Per quanto riguarda l’emergenza Covid-19, Raccolti sarà un festival ibrido, in presenza e digitale, Per garantire la massima sicurezza a chi vorrà partecipare di persona alla rassegna, gli eventi saranno totalmente gratuiti ma per ciascuno sarà obbligatoria la prenotazione sulla biglietteria del sito ufficiale di Raccolti.

Massimiliano Muraro

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