L’intelligente celebrazione dei Giusti alla media “Pertini”

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Vercelli – Per celebrare in modo impeccabile e decisamente originale la Giornata Unesco della diversità culturale per il dialogo e sviluppo, la scuola media “Sandro Pertini”, appartenente all’istituto comprensivo “Lanino”, ha organizzato una serie di eventi di vero pregio, giovedì, all’interno dell’istituto di corso Tanaro.

Basandosi sul nuovo libro del giornalista e storico Gabriele Nissim “Il bene possibile. Essere Giusti nel proprio tempo”, prof e studenti hanno messo in scena una serie di presentazioni, nelle varie classi, di “Giusti” appunto del nostro tempo – aprendole ai genitori – e poi hanno incontrato Nissim stesso, l’alacre presidente di Gariwo, la Foresta dei Giusti.

Ma partiamo da un passaggio cruciale del libro di Nissim, che spiega chi possono essere, oggi, i Giusti. Scrive lo storico e giornalista: “E’ tornata in auge nella politica e nelle relazioni umane la cultura del nemico, e la divisione tra noi e loro, tra i buoni e i cattivi…E’ in questo vuoto, quando le coscienze incominciano a vacillare e si fa strada l’idea del nemico che può essere escluso, marginalizzato, persino eliminato, in nome di un bene superiore, che appaiono gli uomini Giusti”.

Uomini che sono comunque già apparsi nella Storia, anche di recente, e il libro parla con orgogliosa ammirazione di queste eroiche figure: docenti e allievi della “Pertini” ne hanno scelte alcuni, ne hanno approfondite le vicende e hanno messo brevemente in scena, classe per classe, le singole storie, proponendole ai genitori. 

E così, prima dell’incontro con Nissim, molti vercellesi hanno potuto ascoltare, tra le altre, le ammirevoli storie di Hamadi Ben Abdesslem (la guida che salvò tanti turisti italiani durante l’attacco terroristico al Bardo di Tunisi), Etty Hillesium (la scrittrice olandese di origine ebraica che andò volontariamente nel campo di smistamento di Westerbork, per aiutare gli ammalati, finendo poi ad Auschwitz, dove morì non ancora trentenne), Faraaz Hussei (il giovane musulmano che, a Dacca, non lasciò da sole le due amiche cristiane, preferendo morire con loro), Dimitar Pesev (il parlamentare bulgaro che impedì la partenza di 50 mila connazionali ebrei per i campi di sterminio), e di Ho Fendi Shan (il console cinese a Vienna che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvò migliaia di ebrei in Austria).

Insomma, un pomeriggio bellissimo nella scuola dove, da qualche anno, e puntualmente, si piantano gli Alberi dei Giusti.

(Nella foto, studenti della Prima D narrano la straordinaria vicenda di Dimitar Pesev)

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