L’Hockey vercellese piange uno dei suoi “padri”: Vittorio Ferraresi

Vittorio Ferraresi, primo a destra accanto a Daniel Martinazzo, alla figlia Stefania e a Gianni Torazzo, bandiera dellHockey Amatori e oggi presidente dell’Engas

Una terribile notizia ha colpito il mondo dello sport vercellese: a 79 anni se  n’è andato oggi alle 16,30 nella sua abitazione di Olcenengo, Vittorio Ferraresi, uno dei “padri” dell’hockey vercellese. Vice presidente di Giuseppe Domenicale (il patron dell’Amatori degli scudetti e dei record) quindi di Tommaso Diglio e di Lorenzo Piccioni, è stato una bandiera, un trascinatore dell’Hockey Amatori Vercelli.

Lascia la moglie Luisa e le figlie Stefania, con Riccardo, e Sara e i nipoti Aurora, Taher e Mattia.

I  funerali saranno celebrati venerdì, alle 11,30, in Duomo, dove domani, giovedì, alle 17, verrà recitato il Rosario.

Dipendente della pasticceria Follis, aveva poi lasciato il suo “maestro” per aprire a sua volta una fortunatissima pasticceria di via Goito che portava il suo nome e che per anni è stata anche il “ritrovo” dei giocatori gialloverdi. Proverbiale la sua amicizia con il grandissimo Daniel Martinazzo che, quando era passato da Vercelli nel gennaio dello scorso anno, era andato a trovarlo nella tabaccheria della figlia Stefania in via Verdi.

Vittorio Ferraresi è stato stroncato in poco tempo da un male inesorabile.

Tra i primi, commossi, messaggi su Facwebook, quello del vice presidente dell’Hockey Vercelli Engas, Alvise Racioppi, che ha scritto: “Ciao Vittorio, l’hockey vercellese è in lutto. Mi facesti conoscere tu l’amore per l’Amatori e per questo sport, 35 anni fa”.

Ed ecco il ricordo del suo Amatori, in un post condiviso  presidente Salvatore Tarsia:

CIAO VITTORIO…
Oggi è un giorno triste per la nostra società. Se ne è andato uno degli uomini che hanno costruito il grande Amatori, Vittorio Ferraresi. Aveva 79 anni. Vittorio non fu un semplice dirigente ma anche e soprattutto un vero innamorato dei colori gialloverdi, quelli storici che fecero, negli anni ’90, la storia sportiva di questa città. Fu lui a convincere Giuseppe Domenicale ad entrare in società come sponsor. Erano gli anni della serie B. La coppia Ferraresi-Domenicale, insieme a Gianni Torazzo, fu determinante per i successi gialloverdi: tre scudetti, due Coppe Cers, una Coppa Italia, il Mundialito di La Coruna, allora un vero e proprio Mondiale per club. Quando Domenicale si fece da parte, Vittorio restò in società, sempre innamorato di questi colori e della loro storia. Ci fu con Tommaso Diglio e con Lorenzo Piccioni, due dei presidenti che arrivarono dopo l’epoca d’oro. Con lui in dirigenza a Vercelli arrivarono giocatori di fama mondiale: da Martinazzo a Girardelli, da Borrini a Marzella, da Crudeli ai fratelli Bertolucci, da Massimo a Enrico Mariotti, solo per citarne alcuni. Ma Vittorio non fu determinante solo per la vita societaria. Lo fu anche per creare quella che all’epoca fu definita, a ragione, “la febbre vercellese del sabato sera”, quando il palazzetto del rione Isola veniva letteralmente preso d’assalto dai tifosi. Fu lui a “inventarsi” il Commando Gialloverde, fu lui a chiamare a raccolta gli appassionati, fu lui a tenere i rapporti, per anni, con la frangia più calda della tifoseria. Vittorio è stato, per questa società, tutto questo e anche di più. Non potremo mai dimenticare il suo attaccamento, il suo amore verso questi colori. Oggi noi, e tutta Vercelli, perdiamo un pezzo importante della nostra storia. Vercelli perde una grande persona. L’hockey pista vercellese perde un folle innamorato. Grazie di tutto Vittorio. Oggi e per sempre.
La società, lo staff tecnico e i giocatori dell’Amatori Hockey Vercelli si stringono alla famiglia”.

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

3 Commenti

  1. Chi ti vuole ricordare è uno che con l’Amatori ha trascorso momenti magici della sua vita. E TU facevi parte di quella magia. Di quel meraviglioso mondo gialloverde che TU hai saputo rendere talmente genuino e sincero che dimenticarti diventa difficile. Sei stato davvero un personaggio “mitico. Sempre pronto ad aiutare la “baracca” quando traballava. Non ti sei mai tirato indietro. Con Giuseppe hai rappresentato un duo eccezionale, senza dimenticare l’immenso apporto di “Toro” l’uomo ancora oggi dalle mille risorse. Dopo la scomparsa di Giuseppe, hai proseguito la tua avventura di “VICE” con Diglio e Piccioni. Insomma sei sempre rimasto sulla breccia. Il tuo attaccamento all’Amatori era davvero un qualcosa che andava al di là del semplice tifoso. Tu ne eri follemente innamorato. Ed io ti ringrazio con tutto il cuore caro Amico Vittorio. Adesso sei lassù nella Città del Paradiso ed hai ritrovato il tuo Giuseppe. Sicuramente sarete già alle prese con la “costruzione” di una nuova formazione gialloverde che faccia impazzire i tifosi di Lassù e sono più che mai certo che l’obiettivo lo raggiungerete. Tu e Giuseppe sarete anche Lassù dei “grandi” personaggi. Mi mancherai caro Amico Vittorio. Come mancherai a tante altre persone. Un “dolce” riposo ti accompagni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here