Per l’emeregnza Covid alcune tasse locali andrebbero ridotte o cancellate. Mozione di Forte, Nulli Rosso, Catricalà e Giorgio

Non è sufficiente per venire incontro ai cittadini nelle tante difficoltà connesse all’emergenza covid19, il semplice posticipo “dei balzelli di fiscalità locale”. Una dilazione che “non si concretizza in alcun reale beneficio, in quanto le imprese e i cittadini si ritroveranno a dover far fronte ad un accumulo di imposte e tributi non sostenibile in nessun modo”. È la tesi dei consiglieri comunali Maura Forte, Carlo Nulli Rosso (Pd), Michelangelo Catricalà (Movimento 5 Stelle) e Alfonso Giorgio (Lista civica) che hanno presentato una mozione per rivedere le tasse locali, cancellandone alcune per il periodo in cui cittadini e attività si trovano in difficoltà.

In particolare, l mozione presentata, propone che “L’Imu venga cancellata per i mesi di inattività di imprese commerciali, artigianali, locative, studi professionali e altre attività produttive e che l’aliquota venga ridotta per le seconde case; per la Tari viene proposta la cancellazione per i mesi di inattività di imprese commerciali, artigianali, studi professionali, attività locative e altre attività produttive e che venga ridotta per le famiglie che a seguito della emergenza Covid 19 sono rimaste senza reddito. Per l’addizionale Irpef viene proposto di elevare la soglia di esenzione sino a fine emergenza e viene proposto di cancellare la Tosap (l’imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni) per i mesi di inattività delle imprese”.

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