Seduzioni: è questo il tema scelto per la quarta edizione di Raccolti, il Festival delle Nuove Narrazioni, ideato e curato da Bottega Miller, realtà vercellese che ha deciso di scommettere sul territorio, offrendo una manifestazione che non ha nulla da invidiare alle altre italiane. Anzi, e lo diciamo senza campanilismo di sorta, le eguaglia. Tuttavia mettersi a stilare delle graduatorie in questi casi non serve a nulla. La cultura non è una gara a chi arriva primo, è, al contrario, uno strumento la cui finalità è unificare e imparare a conoscere meglio noi stessi e la realtà che ci circonda.
Raccolti si terrà dal 23 al 25 settembre all’ex Monastero di San Pietro Martire e in piazza Antico Ospedale.
Ecco, Raccolti agisce esattamente in questa direzione. Nato in un luogo a forte vocazione agricola, dove il riso è il re incontrastato, è consapevole che il frutto della terra per essere buono ha bisogno di cura, di tempo e di pazienza. E per crescere sano e forte serve che ci sia un profondo legame con chi lo ospita. «Senza la città non si va da nessuna parte», ha spiegato Matteo Bellizzi durante la presentazione che si è tenuta nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli in via Monte di Pietà. Al tavolo con lui il presidente Aldo Casalini a fare gli onori di casa, il sindaco Andrea Corsaro, l’assessore Gianna Baucero, il presidente di ATL Piergiorgio Fossale e Lara Giorcelli con Belizzi di Bottega Miller.
«Siamo partiti da colere – raccontano gli organizzatori – quella radice etimologica che lega la parola cultura all’atto di coltivare. L’idea è di avvicinare il mondo della terra e quello della cultura, mondi spesso lontani, ma che hanno molto da imparare gli uni dagli altri. Ci piace pensare che nei giorni in cui si raccoglie il riso anche noi portiamo i nostri frutti migliori al pubblico: dialoghi e incontri che sono il prodotto di idee e lavoro, di attenzione e cura, e questo atteggiamento vale sia per la campagna che per la cultura».
Il filo conduttore Seduzioni è per Bottega Miller «un viaggio intorno a tutto ciò che ci affascina e ci chiama a sé, rispondendo alla rinnovata sete di bellezza e di leggerezza, intesa nella sua accezione più alta. Una tendenza che percorre la realtà attuale e ha la forza di proiettarsi creativamente nel futuro. Non mancheranno, infatti, anche appuntamenti e incontri dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie, racchiusi nel programma intitolato Primizie, per far fiorire anche la curiosità dei più giovani».
Un Festival non vive solo di buoni intenti. Per renderlo appetibile servono nomi autorevoli e competenti. Persone che hanno dissodato, arato, seminato, irrigato il loro campo, fino a raccogliere il frutto del loro duro lavoro. Saranno loro i protagonisti degli incontri letterari, delle tavole rotonde, degli approfondimenti, dei laboratori creativi, dei momenti musicali e di altro ancora. Loro e tutti coloro che si uniranno a Raccolti.
I nomi in questa edizione non mancano, come non sono mai mancati gli anni precedenti. Senza entrare nel dettaglio dell’articolato programma (consultabile interamente cliccando qui), ne citiamo alcuni: Vito Mancuso, Arturo Brachetti, Margherita Oggero, Massimo Bubola, Piergiorgio Odifreddi, Guido Catalano, Alessandro Barbaglia, sono quelli più altisonanti.
Senza dimenticare: Paolo Verri, Jonathan Bazzi, Francesco Tomasinelli, Gloria Camapner, Giulia Rimonda e Camerata Ducale, Giorgio Boatti, Daniele Mencarelli, Filippo Maria Battaglia, Caterina Soffici, Enrico Camanni, Irene Borgna, Tommaso D’Errico, Anna Girardi, Renato Cuocolo, Roberta Bosetti e Carlot-ta, Annamaria Testa, Efrem Cognasso, Billy Huaman, Davide Longoni, Antonio Pellegrino, Forno Frangipane, Manuele Mussa, la redazione de L’integrale: rivista di pane e cultura, Laura Carusino, Sara Zambotti.
«Nell’ultimo fine settimana di settembre – concludono da Bottega Miller – Vercelli mostra le sue migliori risorse, e il Festival Raccolti si pone l’obiettivo di valorizzarle e metterle a sistema, con una particolare attenzione per le forme e gli strumenti della narrazione contemporanea, dal podcast alla comunicazione digitale. Risorse che dilatano i tempi di ascolto al di là dei giorni del Festival e che documenteranno tutti gli eventi in programma».
m.m.