L’Asl di Vercelli celebra la Giornata Internazionale della Medicina di Emergenza e Urgenza

Il 27 maggio si celebra in tutto il Mondo l’EMday (Giornata Internazionale della Medicina di Emergenza e Urgenza), nata nel 2018 grazie ad Eusem (Società Europea in Medicina di Emergenza) con l’intento di far conoscere ai cittadini e alle istituzioni l’importanza che i servizi di emergenza e urgenza possono avere in situazioni di crisi sanitaria.

Lo slogan del 2021 è We are always there for you, che sottolinea come i Pronto Soccorso non chiudano mai. Nell’ultimo anno, infatti, con l’emergenza Covid, i servizi di urgenza hanno fatto da primo argine alla pandemia adattando i propri spazi per essere in grado di accettare più pazienti. Coordinatrice dell’iniziativa è la dottoressa Roberta Petrino, direttrice di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza del Pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea, già presidente Eusem nel biennio 2016/2018 e ora membro.

In occasione dell’EMday è stata proposta anche una iniziativa di sensibilizzazione sui social: pubblicando la propria foto tramite webapp a questo link sarà possibile scrivere anche un pensiero. Inoltre, giovedì 27 alle 10 si terrà un webinar, moderato dalla dottoressa Petrino e dall’ex presidente Eusem Luis Castrillo sui progetti che l’Unione Europea intende mettere in campo per migliorare i servizi di emergenza e urgenza in questo periodo di pandemia e in ottica futura. Per registrarsi gratuitamente cliccare qui.

«Si è parlato troppo poco in quest’ultimo anno del grande lavoro svolto dai servizi di emergenza e urgenza – spiega la dottoressa Petrino – Negli ospedali di Vercelli e Borgosesia i pazienti Covid sono transitati in prima battuta presso i Pronto soccorso, e al Sant’Andrea è stato allestito uno spazio dedicato chiamato Oboe con 18 posti letto. Il trattamento precoce di questi pazienti in Pronto Soccorso ha consentito di diminuire la pressione sulla terapia intensiva. Con questa giornata vogliamo far comprendere alle persone ma anche a chi ricopre ruoli istituzionali quanto sia importante e prezioso l’operato quotidiano dei tanti professionisti, medici e infermieri, impegnati in questo ambito».

Con la pandemia il Pronto Soccorso dell’ospedale di Vercelli è stato riorganizzato in due aree, un’area Covid e una area dedicata all’attività ordinaria. L’equipe è formata da quindici medici strutturati supportati da tre medici libero professionisti e da cinque specializzandi di Medicina di Emergenza e Urgenza e Medicina interna dell’Università del Piemonte orientale, quarantuno infermieri e venti Oss.

Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Borgosesia, è ancora riconvertito a punto di primo intervento Covid, secondo direttiva regionale; in tempi normali dispone di una postazione di triage, quattro postazioni di osservazione breve, un’area di trattamento che può contenere fino a sei pazienti, due sale visita e una shock room. Anche a Borgosesia è stato creato un percorso per i pazienti sospetti Covid con sala dedicata, e sono previsti lavori di ampliamento con la creazione di un’area trattamento più funzionale. Il personale impiegato comprende un responsabile di Struttura Semplice, due medici strutturati e un’equipe esterna di medici di una cooperativa che garantiscono la copertura dei turni.

«La Direzione dell’Asl è particolarmente riconoscente al personale medico e infermieristico impegnato nei servizi di Emergenza e Urgenza che nell’ultimo periodo legato alla pandemia ha dimostrato un impegno ancora più significativo che è giusto segnalare – così il direttore generale Angelo Penna – Siamo impegnati nel rafforzamento dell’organico del Pronto Soccorso sia a Vercelli sia a Borgosesia. Al Sant’Andrea il cantiere è stato aperto da un paio di settimane e consentirà una volta conclusi i lavori di avere più spazio a disposizione e la gestione dei pazienti attraverso percorsi separati più funzionali».

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. ERA ORA! .. Finalmente L’Asl di Vercelli celebra la Giornata Internazionale della Medicina di Emergenza e Urgenza … Si è parlato troppo poco in quest’ultimo anno del grande lavoro svolto dai servizi di emergenza e urgenza. Io quelli che hanno taciuto e ancora snobbano li metterei TUTTI in visita presso un apposito shock room.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here