La scherma italiana sul tetto d’Europa. Randazzo: “E siamo pronti per i Mondiali di luglio al Cairo”

Chicca Isola e Randazzo ai recenti Europei in Turchia

Quattro medaglie d’oro, sette d’argento e tre di bronzo, e primo posto assoluto nel medagliere. Non poteva andare meglio per la spedizione Azzurra agli Europei di Scherma, che si sono appena conclusi ad Antalya, in Turchia.

Tutti felici, in modo particolare il capo della delegazione italiana, il biolimpionico Maurizio Randazzo, orgoglio dello sport vercellese e viCe presidente vicario della Federscherma.

Tokyo 2021 aveva pure riservato soddisfazioni nelle tre armi, ma non paragonabili a quelle di Antalya: appena il tempo di metabolizzarle, che si parte subito per i Mondiali in programma al Cairo dal 15 al 23 luglio: tra i 25 azzurri convocati, è notizia di oggi, anche la giovane vercellese Chicca Isola, argento a squadre agli Europei, dopo il bronzo olimpico, sempre a squadre, di un anno fa.

Randazzo, con che prospettive andiamo in Egitto?

”Direi con ottime prospettive. Ad Antalya la squadra azzurra è cresciuta complessivamente e soprattutto è maturata rispetto a Tokyo. Ce la giocavamo con lo squadrone francese per la supremazia continentale e siamo riusciti a sopravvanzarlo, il che non è mai facile”.

Merito anche dei cambi al vertice delle conduzioni tecniche decisi dalla Federscherma nelle tre armi?

”Direi di sì. Badate bene, non è che i tre commissari tecnici precedenti avessero demeritato. Tutt’altro. Se i risultati, e qui parlo soprattutto degli ori, alle Olimpiadi forse non erano stati quello auspicati, allargando l’analisi anche alle altre competizioni prima che esplodesse la pandemia, eravamo quasi sempre stati ai vertici internazionali. Ma un cambio si imponeva e la Federcherma ha deciso di farlo radicale, anche per non dare l’impressione di voler punire qualcuno e qualcun altro no. La mossa è risultata vincente. Dario Chiadò nella spada, Nicola Zanotti nella sciabola e Stefano Cerrioni nel fioretto hanno fatto benissimo, ed i risultati si sono visti”.

Soprattutto il ritorno di Cerrioni…Il fioretto maschile e femminile sembra tornato ai grandi fasti del passato. Come siete riusciti a riportare Cerioni nell’alveo della Nazionale?

”Stefano, due ori olimpici e un oro mondiale, allenava già le Nazionali maschile e femminile e l’ha fatto fino alle Olimpiadi di Londra 2012, per poi andare in Russia per tre anni, e quindi scegliere di trasformarsi in coach personale di diversi atleti. A Tokyo abbiamo incominciato ad avviare i primi contatti. Ci ha fatto piacere che, una volta deciso il turn over globale, egli abbia subito risposto sì alla Federscherma. I risultati sono stati immediati: a livello maschile, Europei a parte, stiamo vincendo tutte le prove di Coppa del Mondo, e anche le donne stanno fornendo prestazioni straordinarie. Pure le altre due armi hanno reso assai bene agli Europei, anche con non pochi problemi oggettivi. Nella sciabola, ad esempio, Rossella Gregorio ha vinto l’argento individuale pur gareggiando con uno stiramento che l’ha condizionata, e non poco. In campo maschile, l’agento di Tokyo Luigi Samuele non ha potuto gareggiare per il Covid e così pure Enrico Berrè, altro atleta di primissimo piano, operato al ginocchio. La squadra femminile di spada ha potuto fare una preparazione agonistica molto ridotta in Coppa del Mondo perché prima, a Sochi, c’è stato il ritiro, a causa della guerra, e poi a Doha, per la morte dell’emiro del Qatar, la competizione è stata annullata”.

Pure, anche la squadra di spada femminile ha brillato ad Antalya. E per noi vercellesi è stata un’enorme soddisfazione salutare una’altra medaglia, stavolta d’argento, di Chicca Isola.

”Le ragazze della spada  la mia arma, sono state fantastiche fino alla finale con la Francia. Fantastiche e da applausi incondizionati. Però, obiettivamente, in finale proprio non c’erano. Anche lì abbiamo comunque pagato l’infortunio alla spadista più in forma, Alberta Santuccio, colpita da una dolorosissima fascite, che addirittura l’ha fatta piangere. Dario non aveva dunque cambi nella finalissima, dove comunque ci siamo arrese senza combattere. Puoi perdere, la Francia è molto forte, ma non così, visto che fino alle semifinali la squadra era stata semplicemente perfetta”.

Un giudizio sull’Europeo di Federica Isola.

”Una premessa è indispensabile. Chicca ha 22 anni, ed è quindi molto più giovane della stessa Santuccio, della Fiamingo e della Navarria. Nell’individuale ha sentito troppo la tensione ed è stata eliminata negli ottavi di finale da una polacca che era assolutamente alla sua portata. Ma ai Mondiali sarà diverso perché atlete come lei, in alto nel ranking, entreranno in scena solo in un secondo tempo, evitando il primo turno di assalti. Con questa formula, sono certo che Chicca non proverà più la tensione di Antalya e dunque si sbloccherà anche nell’individuale. A ventidue anni sta facendo cose assolutamente fantastiche e ha tutto il tempo per acquisire la maturità necessaria per superare anche blocchi psicologici cui fatalmente si va incontro nelle competizioni più importanti”.

A proposito di giovani atleti vercellesi che stanno facendo strabiliare, quando arriverà il turno di Enrico Piatti?

”Non in questo Mondiale, ma, penso, assai presto. Enrico ha ottenuto risultati che nessun altro è mai riuscito a conquistare alla sua età. Chiadò lo conosce assai bene e penso che tra non molto gli offrirà le prime chance di cimentarsi con gli spadisti della Nazionale maggiore. Io lo seguo da tempo, è un ragazzo fantastico che tra l’altro possiede un fisico ideale per la scherma”.

Anche se adesso tira per un’altra società torinese, Piatti, nipote d’arte (è il nipote del grande Victor Kulcsar), è un prodotto della Pro Vercelli. E la Pro sta ricostruendo una grande scuola di spada, merito anche delle scelte dei maestri…

”Abbiamo Massimo Zenga Germano, che tra l’altro è il coach di Chicca Isola, e Adalberto Tassinari, due ottimi maestri. E, di recente, Matilde Gianella ha superato l’esame di secondo livello ed è diventata istruttrice nazionale, lo scalino che precede il grado di maestro. E’ un terzetto affiatato che sta dando eccellenti risultati. Quando si è scatenato il Covid l’affluenza dei giovani in palestra era vistosamente calata. Adesso siamo di nuovo risaliti ad un’ottantina di iscritti e presto torneremo a svolgere attività di propaganda nelle scuole. Essere riusciti a riportare Tassinari a Vercelli, spostandolo da Brescia, è stato un risultato importante conseguito da Riccardo Isola e dal suo staff dirigenziale. Gli effetti si stanno toccando con mano: da vercellese sono molto contento e, fatemelo dire, orgoglioso”.

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1 commento

  1. Giusto ricordare la classifica. Lo si fa raramente e malvolentieri, perché lo sport è diventato un fatto di supereroi individuali e non mai di squadra (nell’immaginario televisivo, perché la realtà è la stessa di prima),
    buone notizie anche per noi tifosi vercellesi, c’è da pensare che avremo un ritrovata Chicca .. ala 100% .. poi conterà aver un po’ di fortuna .. dovrebbe toccarci!
    .. e chissà che (contrariamente alle previsioni ..) .. stavolta qualche titolare della squadra maschile non si perda fra le sale del museo del Cairo, liberando un posto il bravissimo Piatti !?
    ..
    Medagliere Europei scherma Antalya 2022: l’Italia vince davanti alla Francia! 4 ori e 14 podi!
    https://www.oasport.it/2022/06/medagliere-europei-scherma-antalya-2022-podi-e-classifica/

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