Si terrà venerdì 24 alle 17.30 al Museo Leone l’inaugurazione della mostra “Sant’Andrea nelle immagini dal 1900 ai giorni nostri”, curata da La Rete Consulta per la promozione del territorio vercellese.
Resterà aperta sino al 23 febbraio, passando per il 19 che, essendo la data di posa della prima pietra dell’Abbazia, segna idealmente la chiusura dell’anno dedicato ai festeggiamenti per l’ottocentesimo anniversario, e sarà visitabile negli orari di apertura del Museo (ingresso a offerta libera).
Saranno esposte centinaia di immagini, alcune storiche e inedite, che ritraggono la chiesa dai primi del ‘900 ai giorni nostri. Quelle più recenti non tratteranno solo aspetti artistici e decorativi, ma cercheranno di mettere in evidenza il pesante stato di abbandono in cui versa il complesso abbaziale a causa di mancate manutenzioni, dalle più gravi, strutturali, ai più banali interventi di pulizia.
«Questo perché La Rete intende sempre, oltre a diffondere cultura e passione per la città, sensibilizzare i fruitori degli eventi affinché le richieste di cura e conservazione del nostro patrimonio storico e culturale diventino corali. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il Museo Leone, nella persona del suo presidente Gianni Mentigazzi, per la disponibilità. La nostra è una collaborazione che prosegue da anni», spiega Maurizio Roccato, uno dei curatori della mostra insieme a Vittorio Bosetti e Donatella Demichelis.
In mostra sarà possibile ammirare la riproduzione del cofano del cardinale Guala Bicheri che Daniele Roccato, socio de La Rete, ha realizzato in più di otto mesi di lavoro. Si tratta di una replica dell’originale medievale conservato a Palazzo Madama a Torino. Alla struttura in legno, fedele nelle misure, sono state applicate decorazioni a smalto create con una stampante 3D che utilizza un derivato del mais come supporto plastico per la stampa.
Un’opera complessa e totalmente ecologica, che darà modo ai vercellesi di vedere da vicino lo scrigno che dovrebbe essere conservato nella città natale del cardinale. Durante l’apertura troverà spazio anche la stampante 3D in funzione che effettuerà in tempo reale la riproduzione di uno dei medaglioni.