La Poesia Civile premia quest’anno Giampiero Neri

 

Vercelli – E’ Giampiero Neri il nome del poeta che succede al siriano Faraj Bayradkar nell’album d’oro degli insigniti del premio internazionale alla carriera del “Festival  di poesia civile” di Vercelli.

Giampiero Pontiggia (perché questo in realtà è il suo vero nome, essendo fratello del noto scrittore Giuseppe Pontiggia, scomparso nel 2003), che ha 91 anni, ed è di Milano, è il poeta più longevo ad accaparrarsi il prestigioso riconoscimento vercellese, che gli verrà consegnato giovedì 25 ottobre, nell’evento centrale del 14° Festival di Poesia Civile, in programma alle 21 in seminario. La premiazione avverrà durante un reading di Neri con Davide Savio, intervallato da esecuzioni alla chitarra di Paolo Sala, affermato strumentista vercellese. Il riconoscimento gli verrà consegnato dal presidente dell’Associazione “Il Ponte” Luigi Di Meglio, alla presenza del sindaco Maura Forte. Ai presenti, com’è ormai fiera consuetudine del Festival vercellese, sarà offerta la plaquette con poesie del premiato a cura della casa editrice “Interlinea”. Titolo della preziosa opera: “Non ci saremmo più rivisti”.

Il quattordicesimo Festival di Poesia Civile – presentato ieri nella sala giunta del Comune – è ricco di eventi che, nell’imminenza dell’appuntamento, riporteremo puntualmente e che seguiremo di giorno in giorno.

Per ora, anticipiamo che l’altro importante riconoscimento assegnato durante la rassegna, vale a dire il Premio Brassens (dedicato al grande cantautore e poeta francese), andrà quest’anno alla vercellesissima (almeno pre tre quarti) “Banda Osiris”. I quattro geniali e irriverenti musicisti contraccambieranno con l’anteprima del loro nuovo spettacolo “T’amo pi oboe” domenica 28 ottobre alle 16,30 alla Sala Soms di via Borgogna.

Per concludere, ecco un piccolo ma significativo assaggio dell’opera poetica di Neri, seguito dall’albo d’oro degli illustri vincitori del Premio dalla prima edizione, nel 2005, in poi, ricordando che la vincitrice del riconoscimento nel 2015, la poetessa e antropologa  brasiliana Màrcia Theòphilo, fu candidata quello stesso anno al Nobel: il significativo rilievo è stato messo in luce, durante la conferenza stampa, dalla rappresentante de “Il Ponte” Giacoma Piacentino.

“Quella strana colonia

di rari villeggianti

era dispersa.

Dei loro campi di tennis

e vani conversari

era rimasto un eco di saluti notturni

di biciclette che si allontanavano”

(Giampiero Neri)

I vincitori dal 2005 in poi: Luciano Erba, Juan Gelman, Evgenij Evtushenko, Adonis, Titos Patrikios, Alda Merini (alla memoria), Maria Luisa Spaziani, Ryszard Krynicki, Lambert Schlechter, Tony Harrison, Màrcia Theòphilo, Katherine Larson, Faraj Bayrakdar e, appunto, Giampiero Neri.

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