La DiaSorin di saluggia ottiene il marchio CE per il test sierologico sul Covid-19

La DiaSorin, gruppo farmaceutico e di biomedica che ha una sede a Saluggia, va avanti spedita sul test sierologico da utilizzare per la fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Il gruppo ha annunciato che il suo test per il Covid-19 ha ottenuto il marchio CE ed è pronto per essere sottomesso all’esame della Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, per ottenerne l’approvazione ad uso di emergenza sul territorio statunitense.

La notizia, rimbalzata in mattinata, è riportata da molti siti di finanza in quanto, conseguentemente all’annuncio, il titolo DiaSorin in borsa ha avuto consistenti rialzi confermandosi tra i migliori a Piazza Affari da inizio anno.

La società vercellese, si legge su Finanza.com, si aspettava il marchio CE e l’approvazione da parte dell’Fda entro la fine di aprile.

“La marcatura CE del nostro test sierologico rappresenta un importante traguardo nella lotta al Covid-19 – ha commentato a Finanza.com, Carlo Rosa, amministratore delegato di DiaSorin – Crediamo fermamente che il nostro test consenta di combattere la pandemia da coronavirus e che rappresenti uno strumento diagnostico concreto per studiare la risposta immunitaria al virus e comprenderne la diffusione tra la popolazione”.

Il nuovo test sierologico è stato sviluppato “in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia e ne sono state valutate le prestazioni su oltre 1500 pazienti. Il test identifica gli anticorpi contro le proteine S1 e S2 del SARS-CoV-2 nella forma di anticorpi IgG specifici anti-S1 e anti-S2 nei confronti del SARS-CoV-2 in campioni di siero o plasma. Il test aiuterà nella diagnosi del Covid-19 valutando lo stato immunitario dei pazienti affetti. L’esame infatti fornisce un’indicazione della presenza degli anticorpi IgG neutralizzanti contro il SARS-CoV-2 e rappresenta quindi un importante strumento per valutare la risposta immunitaria al virus”.

“Il test – precisa sempre a Finanza.com Fabrizio Bonelli, chief scientific officer del gruppo – ha lo scopo di verificare lo stato immune dopo l’infezione naturale, fornendo un’indicazione dell’esposizione specifica al SARS-CoV-2 e una risposta supplementare alla rilevazione diretta del patogeno”. Tuttavia, precisa la stessa DiaSorin, il risultato del test non può essere utilizzato da solo per escludere un’infezione o per determinare se il paziente sia ancora infettivo.

Secondo quanto riportato dai siti economici, il kit LIAISON di DiaSorin per la rilevazione degli anticorpi contro il coronavirus sarà disponibile sulle 5.000 piattaforme installate in tutto il mondo, di cui oltre 500 in Italia, in strutture ospedaliere e in laboratori commerciali, con una capacità diagnostica di 170 campioni di pazienti all’ora. In risposta alla pandemia mondiale e all’emergenza sanitaria, DiaSorin sta incrementando la propria capacità produttiva del test nel suo principale polo industriale a Saluggia, obbiettivo: produrre diversi milioni di test nei prossimi mesi.

All’inizio di marzo Diasorin era stata anche tra le prime a sviluppare un test rapido per identificare gli affetti da coronavirus. Grazie ad un test molecolare è stato possibile abbattere i tempi di diagnosi da 7-8 ore a 60 minuti.

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