Il Cirque du Soleil dichiara la bancarotta a causa dell’azzeramento degli introiti per il Covid19

 

L’attività circense senza animali fondata nel 1984 dal canadese Guy Laliberté, da sempre incredibilmente rinomata e amata in tutto il mondo, ha dovuto far ricorso alla bancarotta per tenare di ristrutturare i troppo debiti accumulati durante l’emergenza pandemica. Con il lockdown forzato, il Cirque du Soleil ha dovuto annullare ben 44 spettacoli previsti per il globo ed eseguire un taglio netto al personale di circa cinque mila persone.

“Negli ultimi 36 anni il Cirque du Soleil è stata un’organizzazione di grande successo” – dichiara Daniel Lamarre, il presidente e amministratore delegato di Cirque du Soleil Entertainment Group – “Con i ricavi zero legati alla forzata chiusura di tutti gli spettacoli per il Covid-19, il management ha deciso di agire in modo netto per tutelare il futuro della società. Non vediamo l’ora di rilanciare le nostre attività e trovarci di nuovo insieme per creare quel magico spettacolo che il Cirque du Soleil è per i suoi milioni di fan nel mondo”.

La pandemia ha colpito l’attività in un momento già delicato per via di un forte debito accumulato negli anni, per via di una serie di acquisizioni e finanziamenti per intensificare la qualità degli spettacoli: difatti, nel 2017 ha comprato il trio di musicisti Blue Man Group, nel 2018 la società di intrattenimento per bambini VStar Entertainment e nel 2019 la Works Entertainment e la sua troupe di prestigiatori.

Il piano di salvataggio proposto da Lamarre pronostica un investimento di circa 300 milioni da parte di un gruppo di azionisti che, al fronte della somma investita, annullerebbe il debito salvando il Circo e assicurandosi il 45% della proprietà della nuova società che si andrebbe a creare. La richiesta fallimentare è esaminata dalla Corte Superiore del Quebec.

 

 

Emanuele Olmo

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