Erano nati nel 2008, come alternativa alla pallacanestro senior che già era praticata in città. Oggi sono un enorme scrigno prezioso in cui viene radunata un’incredibile quota di giovani: nella stagione agonistica che si è appena conclusa erano centosessanta, alla ripartenza si calcola che possano arrivare a centottanta.
Sono i Rices, società di pallacanestro che vive di passione e dell’entusiasmo che riescono a trasmettere a giocatori e genitori i magnifici quattro dirigenti: il presidente Francesco Rey, Marta Busca, figlia d’arte (il padre Angelo Busca, oggi ottantenne, è stato tra i migliori cestisti nella storia del basket vercellese), Andrea Mastria e Carlo Ricci. Pescando bene, sono riusciti a costruire uno staff tecnico di prim’ordine formato dal capo allenatore Antonio Galdi, da Massimo Acquadro (un vero portento nell’andare alla ricerca di giovani da inserire negli organici) ed Edoardo Pessano.
Quando i Rices si costituirono non c’erano squadre giovanili, ma poi, con la conquista della serie D, arrivò la prima formazione giovanile, concessa “in prestito” da un’altra società. Il lavoro sui giovani svolto dai Rices incominciò a dare sempre più frutti e oggi la società del presidente Rey prende parte, oltre al campionato di serie D, a sei tornei giovanili, con giocatori suddivisi secondo l’età dei ragazzi; e alla ripresa dei campionati, le squadre saranno otto. Attualmente la società vercellese, oltre alla formazione senior, ha una squadra Under 13 (responsabile è Davide Tarello), una Under 14 (Valentina Cavezzale), una Under 15 (Paolo Mattea), due Under 17 (Marta Busca e Andrea Mastria) e una Under 19 (Enrico Maccapani)
Spiegano i dirigenti: “Grazie all’accordo di collaborazione con il Centro Minibasket Vercelli Bugs, copriamo la filiera di tutte le categorie, dagli under 13 agli under 19. Inoltre abbiamo instaurato una collaborazione attiva con le società cestistiche della zona: Pfv Vercelli, Ecs di Crescentino, Pallacanestro Saluggia, Mooskins Vercelli, Basket Club Novara, nonché con realtà limitrofe di alto livello come Pallacanestro di Biella e Monferrato Casale. Quest’ultima fino a poco tempo fa, veniva al PalaPiacco a disputare la prima amichevole dopo la pausa estiva”.
La squadra senior dei Rices ha vissuto stagioni altalenanti, ma dopo la promozione in serie C Silver, la quinta categoria del basket, ci sono stati anche momenti davvero esaltanti, come nel campionato 2017/18 quando è riuscita ad arrivare ai playoff per passare in C Gold (la quarta categoria della pallacanestro) e soprattutto nel 2018/19 quando i ragazzi di Galdi sono riusciti addirittura a spareggiare per la promozione, risultando sconfitti solo in una tiratissima gara 5 contro il Savigliano.
Quest’anno, nel torneo di C Silver, la società, con il mister pienamente d’accordo, ha dovuto fare di necessità virtù perché il campionato che si è appena concluso è stato quello della riunificazione dei due tornei di C Silver e C Golden in una C unica. Una rivoluzione che ha comportato otto retrocessioni. Per evitare la D, i biancoverdi avrebbero dovuto andare sul mercato e rafforzare notevolmente la squadra: viste le disponibilità finanziarie, dirigenti e tecnico hanno preferito non fare investimenti pressoché irreali, e scelto di far giocare i loro giovani (ragazzi del 2003, 2004 e 2005) che si sono così fatti un’enorme esperienza. Optando per questa soluzione, sono dunque scesi, ma senza drammi, in quella D che sarà il prossimo torneo della prima squadra.
La società, che s’è ritrovata un PalaPiacco totalmente ristrutturato dal Comune (e un assessore, Sabatino, che risponde in tempo reale quando gli vengono segnalati problemi) spera di fare un buon torneo di D, contando sul suo pubblico (che non ha mai abbandonato la prima squadra, anche nei momenti più difficili), sperando ovviamente nelle nuove tribunette. Ci hanno detto i dirigenti, che abbiamo incontrato durante l’ultimissimo allenamento, prima del rompete le righe in vista delle vacanze, quello dei giovani 2007/2008: “Desideriamo migliorare e divulgare l’immagine del basket vercellese, sia in città che oltre i confini cittadini. Per questo cerchiamo di coinvolgere gli appassionati affinché vengano a vedere le partite di campionato: negli scorsi anni, anche grazie alla partecipazione ai playoff, eravamo riusciti a raggiungere una media di circa 400 spettatori a partita”.
Per potenziare la propria immagine e rilanciare quella del basket in generale, la società biancoverde punta anche sui social: “Il nostro sito ufficiale www.vercellirices.com ha toccato i 180 mila accessi e la pagina Facebook arriva anche a 4 mila visualizzazioni. Anche Instagram sta funzionando assai bene”.
Ma ovviamente per tenere in piedi una società alle prese con costi sempre più impegnativi da affrontare. ci vogliono anche, oltre al sostegno delle famiglie (encomiabili ad esempio nel contribuire praticamente allo svolgimento delle trasferte), gli sponsor. I Rices hanno parecchi piccoli sponsor e due principali, che sono la Carrozzeria del Borgo di Caresanablot e la Easy-Dot di Vercelli. Una presenza indispensabile. Dicono i dirigenti: “Grazie a loro siano riusciti a centrare tutti gli obiettivi degli ultimi anni. Contiamo molto sul prosieguo del loro impegno finanziario, e ci piacerebbe implementare il numero di chi ci sostiene, anche perché le spese crescono e non tutti i i ragazzi hanno la possibilità di poter pagare la quota annua che è calcolata in base agli orari di utilizzo delle palestre: 1,50 euro all’ora”.
Che la società punti a diventare una vera famiglia allargata per un sempre crescente di giovani (sono soprattutto di Vercelli e di tutte le etnie), un punto di riferimento solido e sicuro che educa allo sport, ma non solo, è un fatto assodato. Dicono i dirigenti: “Vogliamo puntare a far crescere questi giovani svolgendo un ruolo non solo marginale ad esempio nel campo della socializzazione. All’interno della palestra facciamo rispettare le regole, cercando di incidere sempre più su un argomento forse desueto, ma per noi sempre importante: quello della buona educazione. Cerchiamo inoltre di seguirli anche fuori, informandoci sul rendimento scolastico, sui problemi familiari. Continuiamo a ritenere che, se ben trasmesso, lo sport sia un vero maestro di vita. Osserviamo da vicino i nostri ragazzi, gioendo con loro per le vittorie, ma siamo soddisfati soprattutto quando essi ci dimostrano di saper accettare le sconfitte, gestendo la delusione. E’ uno degli insegnamenti che cerchiamo di trasmettere e, sinora, ci sembra di esserci riusciti”!.
E a proposito di gestione delle difficoltà, carlo Ricci, ricorda i dolorosi tempi del Covid, con l’attività totalmente sospesa. “Anche in quella circostanza – dice – cercammo di essere propositivi, organizzando via Zoom, grazie al nostro bravissimo preparatore atletico Christian Balocco, sedute di preparazione molto seguite e apprezzate. Insomma, nemmeno la pandemia è riuscita a frenare la passione, l’impegno di questi dirigenti che meritano l’ammirazione della città.
Edm
In sintesi,
per mantener florido
un così vasto movimento giovanile
ci vorrebbe un altro piccolo
sponsor
come al solito
il problema è: trovare
il Banquero
https://www.diretta.it/news/basket-nba-basket-una-doccia-gelata-annunciata-per-l-italia-banchero-andra-i-mondiali-con-gli-usa/fZlFWsEa/