Il 2023 ci lascia con l’angoscioso ricordo della notte di Brandizzo

Il 2023 purtroppo e per sempre a Vercelli resterà l’anno della strage di Brandizzo. Nessuno potrà mai dimenticare quelle maledette 23 e 49 di mercoledì 30 agosto, quando un treno che sta tornando al deposito, pensando di avere i binari sgombri, investe in piena velocità e uccide cinque persone, cinque dipendenti della “Si.Gi.Fer.” di Borgo Vercelli che stavano lavorando sui binari per contro di Rfi. Perdono la vita Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso, ed il giovanissimo Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli. Quest’ultimo aveva appena postato un video su Instagram, che viene casualmente ritrovato da un cugino: è un documento sconvolgente che indigna e commuove tutta l’Italia: in esso vengo attestate, senza possibilità di dubbio, le clamorose, criminali manchevolezze che hanno portato alla strage.

Ai funeral delle cinque vittime, richiesti appositamente “non di Stato” dalle famiglie, partecipa una folla immensa ed i sindacati organizzano a Vercelli una manifestazione nazionale per urlare per l’ennesima il loro “no” alle morti sul lavoro, a qualsiasi tipo di morte sul lavoro, soprattutto queste, evitabilissime, e per tale ragione ancora più assolutamente evitabili. Al momento, la procura di Ivrea ha iscritto otto nomi sul registro degli indagati, tra responsabili di Rfi e di Si.Gi.Fer. La città e l’Italia intera vogliono la verità su quella notte.

Se quella di Brandizzo è purtroppo la notizia che caratterizza l’anno che si sta concludendo, tra gli altri fatti degni di nota in città ricordiamo il pomeriggio di sabato 26 agosto, quando un nubifragio di inaudita violenza, con venti superiori al cento chilometri orari, investe la città provocando una strage di alberi senza precedenti. Solo per un vero miracolo non si registrano feriti, ma le immagini di viale Garibaldi, parco Kennedy, l’imbocco del sottopasso dell’Isola, piazza Sant’Eusebio e di tante altre zone della città sconvolte dal vento sono impressionanti.

A Vercelli il 2023 passerà alla storia anche come l’anno di avvio del piano-Kipar, il progetto caldeggiato soprattutto dal sindaco Andrea Corsaro e destinato a rivoluzionare totalmente il volto di una parte cruciale della città: il tratto di viale Garibaldi. Secondo il sindaco, questa radicale trasformazione di Vercelli in città sempre più green non potrà che portare vantaggi ai vercellesi, soprattutto sotto il profilo della salute e ambientale: resta l’incognita dei parcheggi da recuperare a ridosso di quelli che spariranno lungo viale Garibaldi, in piazza del Municipio e in piazza Alciati. Una scommessa in cui il sindaco crede al punto di aver organizzato, a luglio, una riunione pubblica al Civico su questo piano di rigenerazione urbana.

Nell’anno che si sta concludendo si sono finalmente fatti passi avanti su altri progetti cruciali per la città, cone ad esempio la realizzazione del passaggio a raso sulla ferrovia Vercelli-Casale che ha sostituito il cavalcaferrovia.

Anche nel 2023, la cultura ha avuto un ruolo importantissimo in città: la stagione di concerti della Camerata Ducale, con tutti gli altri appuntamenti che è persino riduttivo definire collaterali, e la finale di pianoforte del Concorso Viotti hanno riaffermato il valore della musica nella nostra città. Musica e arte, perché ha riscoso consenti entusiastici la mostra di Giacomo Manzù: La scultura è un raggio di luna ospitata da marzo a giungo in Arca. E, a proposito di Arca, à in corso la mostra d’Arte e Liuteria che ha aperto la rassegna Il legno che canta, un anno di eventi dedicati al ricordo del compositore, chitarrista e didatta Angelo Gilardino.

Straordinari, nel 2023, i successi sportivi dei vercellesi, che qui elenchiamo in breve citando solo i più eclatanti a livello internazionale. A gennaio, sulla pista di Sankt Moritz, Amedeo Bagnis, di Tricerro, ha vinto la medaglia d’argento (la prima in assoluto conquistata dall’Italia in questa disciplina sportiva) ai Mondiali di skeleton.

Ad aprile, ad Antalya, in Turchia, la giovanissima ginnastica della Libertas Giulia Perotti ha vinto il titolo mondiale juniores al corpo libero e il bronzo alle parallele. A luglio, Chicca Isola ha conquistato l’argento a squadre ai Mondiali di scherma a Milano, nella spada: la sua terza medaglia mondiale (due d’argento, una di bronzo) oltre a quella olimpica, il bronzo di Tokyo.

E poi c’è l’impresa semplicemente leggendaria di Giovanni Pellielo che, ad agosto, entrando nella finale ai Mondiali del Trap (tiro a segno) di Baku, in Azerbaijan, ha acquisito il diritto a partecipare, a 53 anni, alla sua ottava Olimpiade il prossimo anno a Parigi. In tutta la storia dello sport italiano, solo altri due atleti hanno fatto altrettanto: i fratello Piero e Raimondo D’Inzeo, nell’ippica. Anche un’altra atleta italiana, la canoista Josefa Idem, è arrivata a otto Olimpiadi, ma le prime due le disputò con la maglia della Germania Ovest.

Edm

 

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1 commento

  1. Il fatto più triste
    di questo mediatico ’23
    non riguarda la sola nostra provincia:

    1090 morti sul lavoro in un anno, è una carneficina, non chiamateli incidenti
    https://www.unita.it/2023/09/01/1090-morti-sul-lavoro-in-un-anno-e-una-carneficina-non-chiamateli-incidenti/
    ..
    ..proprio come la pressoché totale dimenticanza
    delle morti bianche,
    un fenomeno che si allarga sempre più
    e invade sempre nuovi piani
    ;
    non mi preoccupo tanto degli Olmi
    deceduti a seguito del famoso temporale
    quanto delle morti bianche e poco mediatizzate,
    conseguenti a “improvviso malore”, va ecc.,
    o alle morti cui siamo assuefatti,
    perpetrate per evitare la nascita,
    o per eutanasia-forzata .. perché
    “non val la pena” opporvisi
    Per il rimanente, tenuto conto
    della “congiuntura”
    a Vercelli qualcosa è andata bene.

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