Ifi, la vertenza continua ma arriva la Cassa Integrazione

Come abbiamo anticipato ieri, leggi qui, si è tenuto giovedì 4 aprile 2019 un incontro presso il Comune di Santhià per discutere il futuro delle Iniziative Ferroviarie Italiane.

L’incontro è stato organizzato su richiesta dell’azienda IFI ex Magliola e hanno partecipato la Fiom Cgil Vercelli Valsesia, la Fim Cisl e la Uilm Uil territoriali, la RSU dell’azienda, il Sindaco Angelo Cappuccio, la Direzione aziendale e Vincenzo Pompeo Bava in rappresentanza della IFI Lux, azienda che ha presentato verbalmente una proposta di piano industriale con visibilità fine 2019 – che dovrebbe comprendere la commessa Ansaldo e Fondazione – oltre a una proposta già concretizzata da alcuni clienti finalizzata alla creazione di un polo logistico agganciato alla linea ferroviaria.

In occasione dell’incontro è stato comunicato inoltre che l’Azienda provvederà a pagare le spettanze di novembre e dicembre 2018 già da subito.

Come Sindacato abbiamo chiesto trasparenza in questa fase delicata e quindi: la disponibilità di tutta la documentazione inerente la certificazione del piano industriale nonché un incontro in Regione Piemonte per redigere un verbale di impegno da parte dell’Azienda a rispettare quanto dichiarato.
L’Azienda ha quindi comunicato che la documentazione relativa alla Cassa integrazione straordinaria è stata completata e che, salvo imprevisti, dovrebbe essere depositata nei prossimi giorni.

Come FIOM CGIL abbiamo comunicato nell’Assemblea dei lavoratori le novità e insieme si è deciso di provare a intraprendere il percorso delineato che sicuramente non sarà facile.

Se quanto dichiarato sarà tradotto in fatti concreti, come Fiom Cgil non potremo che valutare positivamente il risultato raggiunto grazie alla LOTTA dei lavoratori della Iniziative Ferroviarie Italiane che hanno mantenuto la propria posizione: tuttavia restiamo consapevoli che la strada è ancora in salita e monitoreremo ogni passaggio del percorso delineato. La vertenza della IFI prosegue!

Intanto, il Ministero del Lavoro ha firmato il decreto per concedere la cassa integrazione per crisi ai lavoratori IFI – Ex Magliola di Santhià.

La deputata torinese del Movimento 5 Stelle in Commissione lavoro, Jessica Costanzo, spiega: “Dopo mesi di trattative siamo giunti alla firma della cassa integrazione per i circa 100 lavoratori dell’azienda. Sono felice per loro perché, come mi hanno raccontato personalmente, hanno veramente dato il massimo per questa azienda in crisi, andando al lavoro anche senza prendere lo stipendio”. Come confermato dal consigliere regionale Gianpaolo Andrissi, che ha seguito la crisi da vicino e ha partecipato all’assemblea dei lavoratori nel comune di Santhià, sembra ci siano buone possibilità anche sul futuro del piano industriale con nuove commesse e il saldo di quelle in corso, da parte di Ansaldo per 17 carrozze. Pare ci sarà a breve l’apertura della procedura di concordato che comporterà la verifica di ogni debitore.

Jessica Costanzo parla dei prossimi passi. “Adesso siamo concentrati sul futuro dell’azienda e dei lavoratori – spiega la deputata torinese – lavorando per il rilancio di questa attività produttiva che ha al suo interno grandi professionalità che negli anni hanno portato avanti importanti collaborazioni anche internazionali. La Magliola era un fiore all’occhiello del territorio, prima della disastrosa gestione dell’ultima dirigenza che ha portato al declino dell’azienda e della sua stessa struttura, mettendo a repentaglio l’incolumità dei dipendenti e l’ambiente circostante. Vogliamo che questa azienda torni ai vecchi splendori, come meritano questi lavoratori”, conclude Costanzo.

Sollievo lo ha manifestato anche il Sottosegretario per il Lavoro Claudio Cominardi: “In questi dieci mesi non abbiamo mai voltato le spalle alle richieste dei lavoratori. La reintrodizione della cassa integrazione per cessazione, le iniziativa per tutelare i marchi storici, l’incremento delle risorse per gli investimenti e per gli ammortizzatori sociali sono solo alcune delle misure che questo Governo e i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico hanno messo in campo proprio partendo dall’ascolto dei territori e dalla volontà di mantenere l’Italia in un ruolo di primo piano, sia nella tutela di chi lavora, sia sotto il profilo industriale”.

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