A Gattinara nasce l’Ecomuseo delle arti, dei mestieri e delle tradizioni

Si terrà venerdì 14 febbraio alle 18 nel complesso di Villa Paolotti in corso Valsesia 112 a Gattinara l’inaugurazione dell’Ecomuseo delle arti, dei mestieri e delle tradizioni, nuova realtà museale cittadina e del territorio circostante.

La civiltà contadina e le attività ad essa legate sono il fulcro dell’Ecomuseo che è volutamente poliedrico, per farsi voce narrante di tradizioni passate con lo sguardo rivolto al futuro. Sarà un luogo di conoscenza e tradizione e, al tempo stesso, un luogo di incontro e di sviluppo di nuove idee per la salvaguardia delle tradizioni stesse e per la promozione del territorio, attraverso mostre d’arte e fotografiche, esposizioni e conferenze, sfruttando lo spazio espositivo G’ART già esistente nel complesso di Villa Paolotti.

L’Ecomuseo, inoltre, diventerà il luogo ideale dove insegnare il dialetto cattinarese, in particolar modo alle nuove generazioni, con la creazione di appositi corsi curati da appassionati cultori locali. In questo modo, soprattutto i bambini, potranno entrare in contatto diretto con le tradizioni e provare a parlare il dialetto all’interno di un luogo che, tutto, richiamerà tradizioni e storia locale.

«Abbiamo voluto creare – ha affermato l’assessore alle tradizioni locali Elisa Roggia – tre momenti della vita contadina: l’infanzia e la scuola, la cucina, fulcro della vita familiare e la sala dedicata agli attrezzi e alla vita lavorativa. Questo Ecomuseo è una dedica ai nostri avi e alla loro meravigliosa cultura contadina affinché non cada mai nell’oblio».

«Non è un caso – ha aggiunto Daniele Baglione, sindaco di Gattinara – se abbiamo scelto Villa Paolotti, una delle ville più rappresentative della città, sede dell’Enoteca Regionale e dello spazio espositivo G’ART, un luogo ideale per raccontare la nostra storia. Grazie a Vittorio Pavan che ha raccolto nel tempo di una vita gli strumenti e gli oggetti qui esposti. Grazie all’assessore Elisa Roggia, ideatrice e animatrice del progetto eco-museale e a Manuela Bertolino, instancabile volontaria. Infine, grazie a tutti coloro che hanno dedicato la loro professionalità nel realizzare un vero, magnifico ed emozionante “ritorno al assato” gattinarese».

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