Fossale: “L’Asl si approvvigioni in fretta di vaccini anti-influenzali e di Dpi”. E Speranza ha risposto a Olmo

Pier Giorgio Fossale e Carlo Olmo

 

Il presidente Ordine dei medici Pier Giorgio Fossale, che ha contratto (e vinto) il Covid (che lui ha battezzato “porconavirus” ha svolto alcune riflessioni sulla propria pagina Facebook sull’assoluta necessità che, in previsione dell’autunno, l’Asl si approvvigioni il più fretta possibile (quando sarà disponibile) della quantità indispensabile di vaccino antiinfluenzale – il cui uso, consigliato adesso davvero almeno a tutti gli over 65, agevolerebbe e di non poco la gestione degli eventuali focolai di Covid, qualora il virus ritornasse ad essere presente e soprattutto aggressivo – e, naturalmente, di quei  Dpi di cui l’Italia intera purtroppo si rivelò carente durante la pandemia dei mesi di marzo e aprile. Pandemia che si sta fortuna spegnendo nel nostro Paese, ma che non è ancora del tutto archiviata, se è vero che in una Casa di Riposo di San Salvatore (Alessandria) sono stati accertati in queste ore 13 contagiati (undici ospiti e due oss) e che tre di loro sarebbero gravi.
Come forse ricorderete, sulla questione dei rifornimenti pubblici di Dpi, Olmo ha scritto, come Cavaliere Bianco del Coronavirus, una lettera sia al governo, sia alle istituzioni politiche, sia soprattutto a quelle sanitarie, richiamandole a dotarsene in fretta (“se poi non serviranno, meglio, ma non sarà un acquisto inutile”). Ebbene a questa lettera ha già risposto, positivamente, la segreteria del Ministro della Salute, Speranza.
Ecco la riflessione di Fossale su Facebook, già molto condivisa e dibattuta:
“Il porconavirus causa un’infezione generalmente lieve ma talora grave e a volte pericolosa per la sopravvivenza. Attualmente non esiste alcun vaccino o farmaco efficace, il che ha portato le autorità sanitarie mondiali a ricorrere ad interventi non farmacologici (NPI).
Dato che i sintomi del CoVid-19 non sono specifici e possono somigliare ad un raffreddore o a una influenza comune, esso potrebbe assumere un andamento stagionale e coincidere con la stagione influenzale autunnale e invernale, il che sarebbe particolarmente problematico e stressante per il sistema sanitario, particolarmente nei contesti a risorse limitate, incrementando la probabilità di trasmissione nosocomiale del virus.
E saremmo di nuovo da capo….
E’ stato dimostrato che l’incremento della diffusione del vaccino antiinfluenzale o il potenziamento degli interventi sanitari pubblici faciliterebbero la gestione dei focolai di infezioni respiratorie coincidenti con il picco della stagione influenzale ed in particolare compenserebbero la carenza dei materiali diagnostici.
Rimane comunque da sormontare la difficoltà legata all’incremento della copertura vaccinale antiinfluenzale. Le autorità sanitarie dovrebbero adottare strategie basate sulle evidenze per migliorare la diffusione dei vaccino antiinfluenzale e fornitura di DPI…
e in fretta….
Non si accetteranno scuse o frasi tipo…
Non potevamo prevedere….
E alla fine dovrà intervenire il maestro di generosità Carlo Olmo..”
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