Sono passati due mesi da quando il suo ricovero all’ospedale per il Covid allarmò tutti i vercellesi, ed in tanti incominciarono a pregare per lui e ad informarsi quotidianamente sulle sue condizioni, fino alla notizia, accolta con gioia immensa, della sua guarigione.
E oggi, il dottor Pier Giorgio Fossale, sulla sua, segutissima pagina Facebook, dopo un briefing con i suoi colleghi, analizza il momento della pandemia, si addentra in considerazione medico-scientifiche molto interessanti e dà consigli preziosi, come sempre.
Ci sembra giusto e opportuno dargli spazio anche sul nostro giornale, riportando la sua riflessione perché in questo momento è quanto mai opportuno dare voce sempre più spesso, in mezzo ad un profluvio di banalità o di idiozie che vengono postate di continuo sui social, che confondono, allarmano e disorientano, a gente competente ed in prima linea in questa battaglia epocale come i dottori Sergio Macciò, Silvia Ferraris, Roberta Petrino, Gianni Scarrone, Amalia Popescu, Federica Rista, etc. Non citiamo Silvio Borrè, ma solo perché, il primario di Infettivologia, che ha salvato centinaia di vite umane, non è sui social.
Ecco quindi la riflessione di Fossale:
Approfondito briefing con i colleghi sulla situazione covid19 a Vercelli…
I casi sono nettamente diminuiti e soprattuto sembrano molto diversi rispetto a quelli osservati a marzo..
A marzo c’è stata una autentica bufera…
Arrivavano al DEA pazienti con polmoniti e grave insufficienza respiratoria.. ed erano numerosi e contemporanei…
Ne ho un ricordo personale molto vivido..
Eravamo decine in un giorno..
Oggi i quadri clinici sono meno tragici..
Anche il numero di chiamate per febbri ai medici di famiglia e guardie mediche sono minori e si presentano come simil influenzali…
Dai rapporti epidemiologici sembra che sia così ovunque in Italia con qualche eccezione…
Non sappiamo con certezza a cosa attribuire questo switch clinico…
Sicuramente il lockdown è servito..
Il rispetto del distanziamento si conferma ovviamente importante ..
Ma poi ci si chiede..
Il virus è mutato e cerca evolutivamente una sorta di convivenza con l’uomo?
(È evidente che se un virus uccide troppo l’ospite uccide se stesso….)
È diminuita la carica virale di ogni infetto?
Ha raggiunto livelli efficaci l’immunità di gregge e ci sono sempre più persone con anticorpi IGG neutralizzanti e protettivi?
Le temperature calde non piacciono al porconavirus?
È una spontanea evoluzione?
Non abbiamo una risposta univoca..
Probabilmente tutte le ipotesi contengono parti di verità..
Ritengo che il comportamento delle persone sia un fattore essenziale ancora per un bel po’ di tempo…
Ripeto
– distanza interumana 1,5 metri..
– niente strette di mano, baci, abbracci..
– no ad assembramenti..
– mascherine chirurgiche in luoghi chiusi
e quando non è possibile mantenere la
distanza..
– lavarsi le mani e tenere in tasca per
farne uso periodico gel igienizzanti…
– guanti al supermercato e nell’uso di
mezzi di trasporto pubblico..
e quanto li togliete gitateli al contrario
e non buttateli per strada…
Continuiamo a comportarci con intelligenza, responsabilità e buon senso…
Via ansia e paure illogiche.
Razionalità e fiducia..
Dai che lo freghiamo questo frammento di acido nucleico detto porconavirus..
Buona domenica…
E un caro pensiero a tutte le mamme..