Il Forum del Terzo Settore piemontese, che raduna più di trenta associazioni e organizzazioni attive sul territorio regionale, si è detto molto preoccupato poiché sembra che esse siano state escluse dal disegno di legge RipartiPiemonte, atto a favorire la ripresa dell’economia e della società.
Il Forum ha elencato alcuni punti, che riportiamo di seguito:
- premesso che le sedi associative sono punti di riferimento preziosissimi per le politiche di welfare, promozione della cultura e inclusione sociale, che il“Bonus Piemonte”,previsto per le attività di somministrazione al pubblico, debba essere esteso anche alle attività di somministrazione di alimenti o bevande gestite dalle Associazioni di Promozione Sociale (APS);
- che il sostegno agli investimenti per la messa in sicurezza anti covid, previsto per altri settori, vada esteso a tutte le sedi associative di APS, ODV, EPS e Onlus (iscritte ai registri nazionali e/o regionali);
- che l’accesso al fondo di solidarietà per le imprese della Cultura debba essere esteso anche alle APS che svolgono attività culturali;
- che vada prevista la possibilità di accesso per ASD, Enti di Promozione Sportiva e APS alle misure “Emergenza Sport”, “Sicurezza Sport” e “Lo Sport riparte”;
- che il sostegno all’attività didattica e di educazione dell’infanzia debba essere esteso anche agli enti di Terzo Settore che se ne occupano.
Fatte queste premesse il Forum ritiene che l’attenzione verso il Terzo Settore debba essere strutturale e non concentrata solo sulle emergenze, come ad esempio la Solidarietà alimentare. «In modo concreto – spiegano – si deve tenere conto dell’associazionismo e dell’economia sociale come componente strutturale importante per la tenuta sociale, politica ed economica della nostra Regione, il cui contributo si sta già espletando nelle varie forme di sostegno sui territori e nelle comunità in cui sono impegnate molte organizzazioni di questo comparto».





