Il figlio e la moglie di Candellone: “Grazie per l’affetto che avete riversato sul nostro caro”

 

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sti .mo Direttore,
A due settimane dalla scomparsa del nostro adorato Ezio Candellone, direttore dell’Ente Nazionale Risi di Vercelli, desideriamo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini durante i cinque mesi di malattia e al momento della dipartita. Siamo stati colpiti e commossi dalla tenerezza con cui Ezio e’ stato assistito da tutti i medici e dal personale sanitario ( coordinati dalla presenza costante e affettuosa del dottor Fossale) e dall’incredibile quantita’ di persone che, con la presenza o in altre forme, abbiamo sentito accanto a noi.
I giornali e tutti gli organi di stampa hanno tracciato ritratti di Ezio molto affettuosi, dai quali traspaiono la stima, il rispetto e la considerazione di cui il nostro papa’ e marito godeva e questo per noi e’ stato di grande conforto.
Tutto il mondo della risicoltura italiana, a cominciare dai vertici dell’Ente Nazionale Risi (il Presidente Paolo Carra’ e il Direttore Generale Roberto Magnaghi) ha espresso per Ezio parole di grande apprezzamento, sottolineando  la sua abnegazione, la sua affidabilita’, la sua competenza e le sue abilita’ diplomatiche.
Anche il mondo della scuola, del calcio, della cultura e del volontariato hanno ricordato Ezio con profonda stima. Le societa’ sportive  per le quali ha giocato da giovane  ci hanno donato le maglie con il numero 5 e il cognome “Candellone” impresso sulla schiena, dedicando a Ezio anche la loro presenza, comunicati, celebrazioni.
Grazie agli amici che hanno riservato a Ezio momenti e riflessioni speciali durante le esequie: Piero Rondolino (” sono orgoglioso di averti avuto come amico”), Federico Grassi (la sua voce rotta dal pianto ha commosso tutti) e il maestro Guido Rimonda , che  ha suonato brani particolarmente cari al nostro congiunto.
Un doveroso ringraziamento va anche al Sindaco Maura Forte.
Come hanno osservato i vecchi amici dell’ Oratorio e del Bar “Da Pino”, Ezio aveva un cuore generoso, puro, leale. Era amico di tutti e aveva sempre un sorriso per chiunque si avvicinasse a lui. Amava le cose semplici, viveva per il suo lavoro e la sua famiglia e aveva fatto dell’ onesta’ e della dignita’ le sue cifre distintive.
Cosi’ come ha vissuto, Ezio e’ spirato con discrezione e umilta’, assistito dal nostro immenso, disperato amore.
Noi non dimenticheremo mai i suoi insegnamenti, il suo esempio e il suo modo di amarci cosi’ tenero, assoluto e indissolubile.
Grazie a tutti.
Andrea Candellone e Gianna Baucero Candellone

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