Emergenza Co2: sparite dagli scaffali dei supermarket le bottigliette di acqua frizzante

Anche nei supermercati di Vercelli è ormai impossibile trovare l’acqua frizzante – di tutte le marche – nelle classiche bottigliette di plastica da mezzo litro. Sporadicamente sugli scaffali compare ancora qualche bottiglia da un litro e mezzo, ma le confezioni tradizionali sono ormai sparite da diversi giorni.

Il motivo, nella nostra provincia come nel testo d’Italia, è legato alla carenza di anidride carbonica, la Co2, indispensabile per la produzione delle bollicine. I costi della produzione industriale e dell’estrazione naturale della materia prima sono infatti schizzati alle stelle a causa dei forti rincari energetici e anche il mercato al dettaglio, adesso, ne sta risentendo pesantemente.

Note aziende produttrici, come la biellese “Lauretana” e la “Sant’Anna” hanno emesso comunicati ufficiali per spiegare la situazione. “Lauretana”, ad esempio, ha spiegato di aver fermato la produzione perché costretta a fare delle scelte: i quantitativi minimi di Co2 vengono in questo momento utilizzati per produrre l’acqua gassata da imbottigliare in vetro e da distribuire nei ristoranti. E scelte sono state costrette a fared anche le aziende produttrici di anidride carbonica, optando per rifornire principalmente, in questo periodo, il settore medico sanitario e quello agricolo.

E attenzione perché il problema potrebbe estendersi, tra non molto, anche a tutto l’ambito di tutte le bibite gassate, non rimanendo circoscritto solo all’acqua.

Non ci sono infine, almeno per ora, problemi per coloro che giù rendono frizzante la loro acqua potabile con i “gasatori”. La maggiore ditta distributrice di questi apparecchi ha fatto sapere che le scorte sono assolutamente garantite.