“Effetto Tiramani” investe il vercellese dove la Lega fa “man bassa”

Vercelli – Lo si potrebbe chiamare “effetto Tiramani” o valanga verde leghista quella che, con il voto di ieri, investe di fatto, partendo dalla Valsesia, tutto il vercellese e consegna al Carroccio un risultato lusinghiero da primato con più del 25% delle preferenze. Un risultato non così scontato nella parte bassa della provincia (infatti che la Valsesia fosse un feudo leghista lo si spavea), che assume i toni del trionfo per il centrodestra e per il partito di Salvini.

Da capogiro anche i numeri con cui Tiramani ha conquistato il seggio alla Camera, ossia circa 61mila voti ovvero quasi il 50% delle preferenze che la coalizione di centrodestra è riuscita ad ottenere: un vero plebiscito. Sulla stessa linea anche la vittoria al Senato, sempre sull’uninominale, del biellese e conosciuto Gilberto Pichetto, che lo vede attestarsi con il centrodestra attorno al 47%.

Per il giovane valsesiano Paolo Tiramani – lui ha infatti solo 35 anni -si tratta dell’inizio di una nuova avventura in Parlamento figlia di due anni davvero importati che la hanno portato, da ex consigliere regionale, ad essere Sindaco di Borgosesia, dopo il compianto Gianluca Buonanno, e poi segretario della Lega della provincia di Vercelli e ora deputato. Un’ascesa irrefrenabile che oggi ha di fatto cambiato gli equilibri della politica vercellese, col rilancio radicale di un partito che nelle passate elezioni aveva percentuali enormenete più basse. Lo stesso Tiramani, a caldo, su facebook ha commentato: “E’ stata una nottata emozionante con un successo, sperato, cercato ma non immaginavo di queste dimensioni per la Lega e il Centro Destra. Vorrei ringraziare la mia famiglia, tutti i militanti, i sostenitori, i simpatizzanti, gli amministratori locali e tutte le persone che in questi mesi mi sono state vicine e hanno creduto e lottato con me per raggiungere questo risultato. Un grazie particolare a chi mi ha dato l’opportunità di arrivare qua, il Segretario Nazionale Riccardo Molinari e il Segretario Federale Matteo Salvini. Da oggi inizia una nuova sfida per il nostro territorio, ce la metterò tutta per non deludere le vostre aspettative. Cuore e testa!”.

Un terremenoto che si vede anche dal secondo posto nella gara per la Camera dove si piazza il grillino Paolo Maria Mosca, con il 23,95 per cento, seguendo il trend nazionale di crescita dei Cinque Stelle, e dove vi è il tonfo sonoro di Luigi Bobba, il sottosegretario uscente, che arriva a circa 28mila voti pari a più o meno il 22%, a fare la seconda notizia. Una sconfitta cocente per l’alfiere locale del Pd, che ha tra le sue protette proprio il sindaco di Vercelli perennemente in bilico Maura Forte.
Infine il dato di Forza Italia che, nella coalizione di centrodestra, cede il passo alla Lega, ma si attesta comunque attorno al 16.90%,  leggeremnete in aumento nelle preferenze rispetto alle passate consultazioni.

Ultima considerazione è su quello che accadrà a Vercelli. Infatti, se un risultato del Pd positivo avrebbe garantito al sindaco Maura Forte almeno un po’ di consistenza per provare a chiudere il mandato, manca infatti un anno alla fine naturale della sua travagliata amministrazione, la debacle del Pd e di Bobba rende ancora più fragile la stessa Forte. Ce la farà, la Maura, a superare anche questi marosi?

 

l.a.

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1 commento

  1. Buona sera ,una cosa non e mai chiara per chi non ha un lavoro o per chi a raggiunto I 50anni,perche non siamo aiutati come invece succede per I clandestini o marochin ecc,e noi italiani,????dovremmo noi essere I primi ad essere tutelati,e invece???disastro,ringrazio sono una cittadina italiana

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