Nuovo ecografo multidisciplinare all’Ospedale di Borgosesia

Nuovo Ecografo multidisciplinare per l’Ospedale di Borgosesia

La medicina generale dell’ospedale di Borgosesai potrà contare su di una nuova apparecchiatura ecografo di ultima generazione. Lo annuncia oggi l’Asl di Vercelli sottolineando che l’apparecchiatura è già stata consegnata alla struttura di medicina generale dell’Ospedale borgosesiano. Si tratta di un ecografo multidicisplinare di ultima generazione. Una strumentazione, posta già da diversi mesi nel piano investimenti dell’Asl di Vercelli, e oggi sempre più diventata indispensabile nella gestione dei pazienti ricoverati nei reparti di Medicina Interna e nei Dipartimenti di Emergenza.

“Quello acquisito per Borghesia è un ecografo su carrello che verrà utilizzato direttamente al letto del paziente (bedside) durante il giro visita e in caso di urgenze – spiegano dall’Asl -. Dotato di un monitor da 19 pollici tipo LCD, ad alta risoluzione, questa nuova strumentazione  consente una doppia visualizzazione in tempo reale di immagini B-Mode e immagine Color Doppler/Power Doppler. Grazie allo zoom digitale – sia in scrittura che in lettura, senza perdita di risoluzione – l’ecografo permette di regolare i parametri di immagine sia in tempo reale, sia da archivio”.

La struttura di medicina generale dell’ospedale di Borgosesia ha 30 posti letto per pazienti acuti, e per l’Asl è “in fase di crescita, nei primi nove mesi del 2017 ha registrato 759 ricoveri ordinari e una produzione di circa  2 milioni e mezzo”.

“I nostri pazienti – sottolinea il direttore della medicina generale, il dott. Stefano Dacquino – possono presentare una serie di indicazioni cliniche (dolore addominale, ritenzione urinaria acuta, sintomi respiratori) per i quali in alcuni casi l’utilizzo dell’ecografia diventa un importante mezzo di diagnosi. L’ecografia così detta bedside è complementare all’esame obiettivo, aggiungendo ulteriori informazioni anatomiche, funzionali e fisiologiche alle cure del paziente. Uno strumento di certo utile perché aumenta la certezza diagnostica, riduce il tempo effettivo di terapia e diminuisce le complicanze di procedure invasive (quali toracentesi, paracentesi, posizionamento di cannule venose centrali ecc) che, se eseguite “alla cieca” senza ecografo, potrebbero presentare un rischio intrinseco”.

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