Lo scorso anno, il 18 dicembre, la loro Nona di Beethoven riempì la Basilica di Sant’Andrea in ogni ordine di posti. Ci riprovano lunedì 16 dicembre stavolta con la “Messe Solennelle” di Rossini. Sono i protagonisti della “Polimnia Arts Company”, vale a dire: cinque cori per un totale di 140 elementi e un’orchestra con sessanta musicisti. Un organico impressionante, addirittura superiore a quelli della Nona dello scorso anno (180 elementi contro duecento)

Il grande concerto natalizio della “Polimnia” è stato presentato ieri mattina nella sede di via Garrone, 20 che l’associazione presieduta da Fulvio Bertoglio (che è anche vice presidente della Scuola musicale Vallotti) condivide con il Coro Musicale “Giovan Battista Viotti”.
Con Bertoglio c’erano il soprano Serena Rubini (che tra l’altro domenica prossima sarà protagonista dell’atteso pomeriggio musicale all’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Carlo Olmo), in rappresentanza del Coro “Viotti”, e lo straordinario direttore artistico-factotum della “Polimnia” Lorenzo Battagion.
Scritta originariamente, nel 1863, per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium, la “Petite Messe Solennelle” fu poi orchestrata dallo stesso Rossini nel 1867, un anno prima di morire. Nel manoscritto in calce all’Agnus Dei, l’autore scrisse: “Buon Dio, eccola terminata questa umile, piccola Messa. E’ musica benedetta quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”. L’”umile, piccola Messa”, in realtà, è uno dei capolavori assoluti del XIX secolo, vero anticipatore della musica del secolo successivo.
Ieri mattina, Battagion ha detto che i quattro cantanti solisti sono di assoluto livello di eccellenza, due di loro, il mezzosoprano Anna Maria Chiuri e il basso Mirco Palazzi, artisti di livello mondiale; e li affiancano due magnifici interpreti, in organico al Teatro Regio di Torino (cone Batttagion): il soprano Eugenia Braynova e il tenore Dario Prola.
I cinque cori con cui canteranno sono il Lirico “Viotti”” di Vercelli, diretto da Stefania Bellini; la Corale “Sant’Abbondio” di Buronzo, diretta da Battagion; il Coro “Lorenzo Perosi” di Orbassano, diretto da Anna Maria Fabaro; il Coro di Calice, diretto da Anselmo Quartagno, e il Coro “”Francesco Veniero” di Torino, diretto da Franco Gabriele Turicchi. L’Orchestra sarà diretta da Battagion.

L’ingresso è libero, ma si raccolgono offerte. Ha spiegato Battagion in conferenza stampa: “Di solito questo concerto sosteneva la benemerita Lilt (lo scorso anno il ricavato andò a finanziare il progetto “Banca della parrucca”, ndr) ma stavolta abbiamo scelto di di finanziare una borsa di studio per un allievo meritevole della Scuola Vallotti”.
Il concerto del 16 dicembre è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni di Vercelli e di Buronzo, con un nutrito numero di sponsor privati.
Battagion ha anticipato che, dopo il clamoroso successo degli ultimi due anni, “Polimnia Ats Orchestra” ha già avanzato la richiesta per una terza rappresentazione dell’”Entierro”, nei giorni della Settimana Santa del prossimo anno.
Edm





