Duecento protesi mammarie consegnate all’ospedale di Biella grazie al Fondo Tempia e a Bonprix

Oggi, martedì, all’ospedale di Biella sono state consegnate duecento protesi per le donne operate di tumore al seno, grazie all’iniziativa di Fondo Edo Tempia e Bonprix. Ricordiamo che già nel 2018 ne erano arrivate cento.

Ad accogliere il dono, consegnato da Antonella Pella, responsabile delle risorse umane di bonprix, e da Viola Erdini e Adriana Paduos in rappresentanza del Fondo, sono stati, a nome dell’Asl di Biella, il direttore del dipartimento di Oncologia Roberto Polastri e il chirurgo senologo Massimiliano Bortolini.

Le protesi Priform, ideate da Amoena, sono di varie misure, realizzate con materiale morbido e lavabile, e possono essere utilizzate subito dopo l’operazione anche sopra la medicazione. «Per le pazienti saranno preziose – ha spiegato Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia – perché consentono di affrontare più facilmente il momento della dimissione, potendo farlo senza sentirsi menomate».

«Queste protesi – ha sottolineato Adriana Paduos, direttore sanitario del Fondo Edo Tempia – sono infatti un aiuto soprattutto psicologico per le donne sottoposte a mastectomia che non possono essere ricostruite per età o presenza di altre malattie gravi. La vera chiave che ha consentito di fare chirurgia conservativa e migliorare la sopravvivenza è comunque la diagnosi precoce. Per questo resta essenziale che sempre più donne partecipino alle campagne di prevenzione, come i programmi di screening regionali o le visite specialistiche che mettiamo a disposizione nei nostri ambulatori».

«La nostra azienda – dichiara Antonella Pella – ha sempre messo al centro della sua politica di welfare il tema della prevenzione, lavorando da anni su progetti specifici a questa tematica. Abbiamo fiducia che la sinergia con il Fondo Edo Tempia possa aumentare conoscenza e consapevolezza sul tumore al seno che ancora colpisce una donna su otto e migliorarne la qualità di vita. Inoltre, bonprix è un’azienda all’80% femminile ed è dunque un nostro dovere far sì che la cultura per gli screening diventi sempre più parte dell’ordinario».

Alla cerimonia di consegna del dono sono intervenuti anche Claudio Sasso e Paolo Garavana, rispettivamente direttore sanitario e amministrativo dell’Asl di Biella, Francesco Leone, direttore della struttura complessa di Oncologia dell’azienda sanitaria e Simona Milani, responsabile assistenziale del Dipartimento chirurgico e materno infantile.

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1 commento

  1. Questa è oggettivamente una Buona Notizia. Si combattono i problemi psicologici, a volte ben più gravi di quelli a monte.
    Una volta Silvio Berlusconi uscendo da un ospedale si rivolse agli italiani esortandoli in caso di guai di salute a rivolgersi non a uno specialista .. ma a due. Quel politico “divisivo”, pensai soggettivamente, doveva aver appena subito una fregatura da qualche luminare !!!?
    In caso di diagnosi di tumore al seno bisognerebbe mantenere la calma, non precipitarsi in chirurgia, e accertarsi bene che non cii stiano per portar via una parte del nostro corpo solo per “precauzione” (il tumore benigno potrebbe regredire autonomamente) .. avremmo subito una volta il meno necessario degli interventi .. utile solo esser Buoni .. anche 200 volte.
    https://www.cmnnapoli.it/2020/09/25/noduli-al-seno-benigni-e-maligni/

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