Oggi la parrocchia del Sacro Cuore ha celebrato la festa di San Giovanni Bosco, nel 131° anniversario della morte, con una messa molto partecipata nella parrocchia del Sacro Cuore, al rione Belvedere, che ospita i salesiani.
La Messa è stata concelebrata da don Bruno Ferrero, il direttore responsabile del seguitissimo Bollettino Salesiano, con don Augusto Scavarda e con il responsabile dell’oratorio don Guido Candela. E sono stati proprio i bravissimi ragazzi dell’oratorio ad animarla con i loro canti e con un bellissimo filmato proiettato alla fine della celebrazione eucaristica.
Erano presenti delegazioni dei Cavalieri del Santo Sepolcro, dell’Oftal, del Gruppo Alpini Beato Secondo Pollo e di alcune comunità monastiche.
Stupenda, nella sua esemplare semplicità, l’omelia di don Ferrero. Un Santo – ha iniziato – è un uomo che lascia passare la luce. Non si sa in che casa sia nato, forse in un prato. E poi ha sempre cercato spazi liberi, aperti, dove ci fosse il piacere di vivere perché la santità è allegria”.
”Un giorno – ha proseguito – mi hanno chiesto come educava don Bosco ed io ho risposto, con la risposta che diede una mamma ad un bambino che le aveva chiesto come fosse Dio. Quella madre rispose al figlio semplicemente abbracciandolo forte: ecco come è Dio. Sul modello di ciò che fa Dio con tutti noi, don Bosco amava i suoi ragazzi, che era andato a recuperare anche in carcere: la bellezza di questo santo era la bellezza dell’uomo buono”.
Toccante il passaggio con cui don Ferrero ha ricordato la prima notte della casupola in cui don Bosco andò a vivere con la mamma, Margherita, per iniziare la sua missione. “In quella casa – ha ricordato do Ferrero – non c’era niente di niente, non un mobile, non un letto. E sapete che cosa fecero San Giovanni Bosco e la sua straordinaria mamma? Si misero a ballare e a cantare, nel pieno rispetto di quanto l’Arcangelo Gabriele disse annunciando la prossima maternità alla Madonna: Kaire, Maria. Che sottintendeva: ‘Stai allegra e sii felice’. Il Messaggio che don Bosco ha fatto suo, e per sempre”.
A termine della messa, è stato consegnato il pane di don Bosco che era stato benedetto il giorno prima dall’arcivescovo Marco Arnolfo.
https://www.youtube.com/watch?v=I00pJuGgUOU