Da domenica 29 il Piemonte diventa zona arancione: l’ok del Ministro Speranza

Il Ministro Roberto Speranza

l Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza con cui si dispone l’area arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte (che erano in area rossa) e l’area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia (che erano in arancione). L’ordinanza, riferisce il ministero, sarà in vigore già da domenica 29 novembre.

Il Piemonte dunque, visti i miglioramenti dell’Rt, sceso a meno di 1, esce dalla zona rossa e da lunedì vedrà molte attività commerciali riaperte.

Il Presidente della regione Alberto Cirio, intervenuto al Tg di Sky  nel pomeriggio, aveva detto: “Quando il Piemonte era rosso eravamo a un Rt di 2.16, io mi aspetto che venga attuato quello che è previsto dal decreto del presidente del Consiglio. L’Rt del Piemonte oggi è 0.84 il puntuale 0.9 il medio, quindi entrambi gli Rt sono sotto quota 1. Ricordo che quando era rosso eravamo a un Rt 2.16 questo vuol dire che i sacrifici dei piemontesi sono serviti”. In serata è poi arrivata la conferma dell’uscita dalla zona rossa e il contestuale passaggio in quella arancione.  Per Cirio “è un risultato importante, ma bisogna vivere questo risultato non come la fine ma come un passo della battaglia un percorso che dobbiamo continuare ad affrontare con grande prudenza rigore e responsabilità perché questi dati li vogliamo stabilizzare. Non basta un Rt che scende perché può anche risalire quindi da parte nostra deve esserci un assoluto senso di rigore e di prudenza nell’attuare le misure” ha detto ancora Cirio.

“Il passaggio in zona arancione è un passo che ripaga gli sforzi fatti ma proprio perché gli sforzi non vengano vanificati abbiamo previsto misure regionali che adotterò con un’ordinanza insieme a quella del ministro Speranza”. L’ordinanza della Regione sarà diffusa nelle prossime ore. “Per esempio – ha spiegato Cirio – per i centri commerciali prevediamo misure molto rigorose per evitare l’assembramento così come per le altre attività che è giusto che riaprano ma sempre in un regime di sicurezza”.

 

Cosa cambia?

Con il cambio di colore i piemontesi potranno tornare a spostarsi senza autocertificazione all’interno del proprio comune, ma non al di fuori, anche se resterà valida la raccomandazione di uscire di casa solo per lavoro, necessità, urgenze e per andare a scuola. E a proposito di scuola, il passaggio da zona rossa ad arancione, potrebbe consentire di rientrare nelle proprie classi anche agli studenti di seconda e terza media, mentre le superiori dovrebbero continuare a fare lezione a distanza. In verità, sulla questione scuola tutto è ancora in alto mare e le cose potrebbero cambiare nelle prossime ore. “Mandare le superiori a scuola il 9 dicembre per far fare una settimana e poi mandarle di nuovo a casa per le vacanze natalizie la trovo una scelta assolutamente improvvida e assurda, e così nella Conferenza delle Regioni si sono espressi pressoché tutti i presidenti di Regione. Credo sia un puntiglio che non aiuta nessuno” aveva detto Cirio. “Dovremmo rimandare i nostri ragazzi a scuola per una settimana, ma quando sappiamo qual è il rischio dell’infezione nei trasporti per poi lasciarli a casa a trasmettere il potenziale virus alle famiglie durante le vacanze natalizie?”.

 

Nessuna novità per bar e ristoranti per cui prosegue la serrata, con la sola possibilità di vendere cibo d’asporto (fino alle 22) e consegnare pasti a domicilio. Nel commercio riaprono i negozi al dettaglio di tutti i settori merceologici e anche dei servizi alla persona, a partire dai centri estetici che, contrariamente ai parrucchieri e barbieri, in queste settimane di zona rossa sono rimasti chiusi. I negozi resteranno aperti fino alle 22, con orari prolungati, per evitare assembramenti e consentire il contingentamento degli ingressi. Tornano i banchi di generi non alimentari nei mercati rionali e riaprono i centri commerciali.

 

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