Domani Olmo va a visitare la Rianimazione, da dove partì tutto

Olmo con il dottor Olivieri

Domattina, Carlo Olmo torna all’ospedale “Sant’Andrea” di Vercelli, proprio dove nacque la missione del Lupo Bianco che ha commosso e attratto l’ammirazione dell’Italia intera. Fu proprio la Rianimazione diretta dal dottor Carlo Olivieri la prima struttura dell’ospedale che egli aiutò, acquistando tre respiratori che tutt’ora vengono utilizzati. Erano i primi giorni di marzo: poi arrivarono le mascherine (anche quelle professionali per i medici e gli infermieri dell’ospedale), a decine di migliaia, e gli altri Dpi e le donazioni per gli studenti universitari e per le famiglie bisognose, i Charity Tour, tante, tantissime cose.

Ma tutto incominciò con Rianimazione, E domani, alle 10, su invito del primario (che tra l’altro è stato colpito dal Covid ed è guarito), Olmo visiterà la divisione: andrà a pregare per chi non ce l’ha fatta, a ricordare a vercellesi che questa bestiaccia purtroppo non è ancora vinta e a rimettersi a disposizione della sanità vercellese. Dopodiché, una volta uscito farà una diretta Facebook per esternare le due emozioni.

Ecco che cosa ha scritto lui stesso, sulla sua pagina Facebook, per presentare questo evento che lo sta coinvolgendo, nella preparazione, come pochi altri.
”Aspettavo questo momento come suggello e coronamento di un viaggio straordinario iniziato la sera del 4 marzo, al canto di una Preghiera antica.
Mercoledì 16 Dicembre 2020, al mattino, grazie alla gentile concessione del Primario Dott. Carlo Olivieri, farò, nel pieno rispetto delle norme Covid-19, una VISITA al reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale S. Andrea di Vercelli.
Da tempo è un desiderio spontaneamente maturato nel profondo del mio cuore e che oggi viene accolto dandomi l’opportunità, come privato e libero cittadino, di una preziosa testimonianza e sensibile arricchimento d’animo e di esperienza personale.
Ed è un viaggio che sento che devo fare da solo, anche se vi porto tutti con me.
Alla Terapia Intensiva ho donato per prima, come mie azioni solidali, 3 Ventilatori Polmonari e da quel momento la corsa del Lupo Bianco al fianco dei Sanitari eroi non si è più fermata, regalandomi altresì emozioni uniche e indimenticabili.
In terapia Intensiva ci sono le sofferenze umane più particolari e devastanti (e non certo tutte per il Covid) essendo una soglia sanitaria da cui si spera sempre arrivi il momento del risveglio per la progressiva guarigione e nulla come la presenza fisica e oculare può rendere reale contezza della sua essenziale opera ospedaliera indispensabile di supporto alle emergenze.
Ed è un infinito onore per il Lupo Bianco venir guidato, con estremo tatto e gentilezza che già ricambio, dal Primario Olivieri per cercare di apprendere ed essere sensibilizzato sia sui misteri e meccanismi di questa pandemia sia sul confine sacro fra la vita umana e la vita eterna.
In punta di piedi, col rispetto più profondo, inizio a prepararmi interiormente, con la preghiera e il silenzio, a questo dono immenso di grazia e insegnamento, sentendo come sprono ancora più forte per essere solidale con le fragilità e le grandezze dell’Uomo.
E se avrò lacrime di emozione le dedicherò col cuore a tutti coloro che ora sono nella luce di Dio”
Dalla Tana del Lupo Bianco

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