Distribuiti a quattro malati i primi farmaci anti-Covid a domicilio

In queste ore la Divisione Malattie Infettive del “Sant’Andrea” diretta dal dottor Sergio Borrè ha distribuito a quattro persone colpite dal Covid le prime cure a domicilio: si tratta del nuovo farmaco Molnupiravir, che è stato consegnato a domicilio dall’Usca, l’Unità speciale di Continuità assistenziale.

Ricordiamo che questa cura, in grado di poter scongiurare, com ampia probabilità di successo, il ricovero ospedaliero, non può essere somministrata a tutti i pazienti e che viene prescritta dopo un’attenta valutazione svolta dagli Infettivologi con i medici di famiglia e le Usca. Va prescritta ai malati di Covid entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi alle persone che, con altre patologie, corrono il rischio di aggravarsi a causa del Virus.

E’ un farmaco che potrebbe avere anxche controindicazioni, ed è per questa ragione che va prescritto con estrema attenzione (e l’Infettivologia di Vercelli è da sempre tra le più attente all’evoluzione delle cure anti-Covid, con tutte le possibili implicazioni), ma è anche una possibilità concreta in questo momento assai complicato pr la sanità di evitare l’ospedalizzazione. La dose è di quattro capsule per volte da assumere due volte al giorno.

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1 commento

  1. Ho seri dubbi che tali “farmaci” siano efficaci contro le innumerevoli “varianti” (o influenza stagionale .. ma in Italia per ora non lo si può dire) tutte successive al ’19, presenti e prossimo-future .. visto che il covid-19 come ogni epide-pandemia non può andar oltre i due anni di vita, questo stando alla Scienza medica (dai primordi al 2018 compreso) .. 19+2 fa 21 .. non 22
    .. non si poteva intanto distribuire gratuitamente ma a pagamento per il generoso Stato (?) italiano (?) il farmaco contro la spagnola, o l’aviaria facilissimamente prodotto in un santi e amen da una delle magnifiche 3 (da pagare per il meritevole servizio)!?

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