Vercelli – E’ partita oggi, dalla periferia (Concordia, Isola, Porta Torino, Cappuccini, Belvedere e Billiemme più le frazioni Brarola, Bivio Sesia e Montonero) la prima maxi distribuzione delle mascherine chirurgiche donate dall’avvocato Carlo Olmo ai cittadini vercellesi: il tutto a cura di circa venticinque volontari dei due gruppi alpini vercellesi, Don Secondo Pollo e Porta Torino(guidati dal presidente provinciale Ana Piero Medri), con il coordinamento della Protezione Civile Al via erano presenti anche il vice sindaco Massimo Simion e l’assessore alla Protezione Civile Maurizio Tascini. Domani, a partire dalle 15, ripartirà la consegna porta a porta, che coprirà il resto della città: centro storico, Aravecchia e Cervetto.

Tra le curiosità di questa prima giornata, il fatto che le penne nere siano andate a suonare anche all’abitazione di Carlo Olmo, che divertito, ha restituito la mascherina, ringraziando e complimentandosi.
Ma ovviamene, Carlo Olmo non si ferma. Domani sono attese circa duemila mascherine professionali che Olmo consegnerà agli operatori ecologici, alle Rsa, alle Case di riposo, alle pompe funebri extra capoluogo.
Quindi martedì, sempre grazie alla comunità cinese italiana, Olmo riuscirà a recuperarne altre 20 mila chirurgiche con le quali, qualora ce ne fosse bisogno, si completerà Vercelli e si coprirà anche una larga fetta di Comuni del circondario.
E non solo. Perché Olmo è riuscito a trovare anche 300 visiere mediche che consegnerà all’ospedale e poi, a spese sue, egli rifornirà di mascherine anche tutte le forze dell’ordine: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria e Vigili del fuoco.
Che cosa aggiungere di quest’uomo per il quale il Web sta letteralmente impazzendo, con migliaia di messaggi di riconoscenza? Forse una lettera, non cartacea, di ammirazione e di “profondo ringraziamento” che gli è arrivata dalla delegazione provinciale dell’istituto nazionale per la Guardia d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. Nella lettera il delegato Ivan Delrioe il vice Andrea Giuseppe Cola parlano di “fulgido esempio d’amore e altruismo verso il prossimo”. Parole a cui tutti i vercellesi sentono ovviamente di associarsi.






Ma le mascherine non dovevano essere distribuite per prima alle persone fragili, cronici, handicap, invalidi, insomma a tutte quelle categorie di cittadini a cui servono di più.
Inoltre, se sono partiti dalla periferia e poi sono avanzati, … io non le ho mica ricevute ste mascherine del Sig. Carlo Olmo. Poi capita come gli indumenti per gli alluvionati che sono stati accatastati in desolati magazzini fatiscenti aperti per due pacchetti di sigarette per chi non ne aveva bisogno.
gianni1953
Gli alpini che mi hanno consegnato le mascherine non indossavano né mascherine né guanti! Se è questo il modo di rispettare le ordinanze andiamo bene! Complimenti…