Davanti al Tribunale la protesta dei lavoratori Cerutti, ancora senza risposte da magistratura e ministeri

foto Renato Greppi

Questa mattina davanti al Tribunale di Vercelli si è tenuto un presidio degli operai della Cerutti, organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil: il motivo della protesta è da ricercarsi nelle risposte che continuano a non arrivare sia dalla magistratura, sulla proroga della cassa integrazione Covid, sia dai Ministeri del Lavoro e dell’Industria e Sviluppo Economico a proposito dei “tavoli” richiesti a gran voce per esaminare la situazione drammatica degli stabilimenti di Vercelli e Casale.

foto Renato Greppi

Ivan Terranova, della sigla Fiom Cgil vercellese, dice: “Ci sono 200 famiglie che aspettano invano risposte che non arrivano e la situazione giorno per giorno si sta facendo sempre più grave. Addirittura, adesso, con l’inagibilità dei due stabilimenti che sono stati purtroppo anche visitati dai ladri”. I sindacati ricordano che la Cerutti, pur in grandissima crisi societaria, ha ancora commesse in atto che rischiano di essere vanificate se l’attività non dovesse riprendere subito. Ricordano inoltre la crisi analoga della Magliola di Santhià, che lavorava per le Ferrovie dello Stato, la quale pur avendo importantissime commesse in atto non riuscì a esaudirle per “l’ignavia” di chi doveva dare risposte e non le diede.

A questo proposito, la protesta di questa mattina, davanti al Tribunale di Vercelli, è stata accompagnata dalle letture dei canti dell’Inferno di Dante da parte di alcuni dipendenti, ad esempio di Andrea Provera, addetto al “montaggio” dello stabilimento casalese, soprattutto del terzo canto quello appunto degli ignavi.

Se non ci saranno a breve delle risposte i sindacati si sono detti pronti ad altre iniziative nei prossimi giorni.

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2 Commenti

  1. Finalmente i lavoratori (quelli della Cerutti sono l’elit del mondo operaio.. residuo e forse poco resiliente) stanno riscoprendo la lotta di classe (anche se non usano quella parolaccia, desueta, nel rispetto dei “tempi”) .. si accorgono che gli interlocutori non hanno neppure voglia di ascoltarli. E’ peggio che se li dichiarassero nemici. Hanno fatto tesoro dell’esperienza del passato, proprio e di altre aziende. Sono sul punto di capire che il governo dei ristori ha invece nei programmi l’assalto di Fort Apache (la loro casa, il minimo di sussistenza). Davvero geniale e poetica (sono poetici loro stessi) la sintesi di ..
    “.. questa mattina, davanti al Tribunale di Vercelli (è stata accompagnata dal )le letture dei canti dell’Inferno di Dante da parte di alcuni dipendenti, ad esempio di Andrea Provera, addetto al “montaggio” dello stabilimento casalese, soprattutto del terzo canto quello appunto degli ignavi … … … Se non ci saranno a breve delle risposte i sindacati si sono detti pronti ad altre iniziative nei prossimi giorni. “.
    Ne vedremo delle belle???

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