Dopo più di otto anni, Vercelli riavrà finalmente una piscina coperta. Il Nuovo Civ è prossimo infatti alla consegna dell’impianto al Comune che potrà riaprirlo finalmente già a partire dalla tarda estate-inizio autunno per poi metterlo a disposizione dei vercellesi per tutto l’autunno-inverno fino alla prossima primavera.
Oggi Carlo Bertolone, del Nuovo Civ, e il direttore dei lavori, l’architetto Massimilano Fogliato, delle studio Pettene di Poirino, hanno di fatto consegnato simbolicamente le chiavi dell’impianto al sindaco Andrea Corsaro e al vice sindaco Andrea Simion che quanto prima potranno a loro volta affidarle alla ditta Pralino Sport di Sandigliano che per tre anni gestirà l’impianto.
Nello steso tempo, stanno davvero procedendo a spron battuto i lavori per la demolizione del vecchio e attiguo Centro Nuoto, per poter successivamente ricavare altre due vasche (una principale e una secondaria) all’aperto, in mezzo al verde.
A Vercelli che, in fatto di originalità proprio non si smentisce, è dunque accaduto quanto segue: oltre all’Ex Enal, piscina da 33 metri (una rarità in Italia tra l’altro tutelata dalla Sovrintendenza, anche se qualcuno voleva “coprirla”), prima del famoso incidente del maggio 2013 (il crollo di una parte del soffitto del Centro Nuoto, per fortuna in quel momento senza utenti), la città aveva altre due vasche comunali, entrambe da 25 metri, una al coperto e una all’esterno.
Che cosa sia accaduto poi dopo meriterebbe non un semplice articolo, ma un libro delle dimensione della Bibbia o della Recherche, fate voi secondo le vostre gradazioni di laicità o di fede.
Fatto sta che a ben otto anni di distanza da quell’incidente e dopo la ovvia chiusura dell’impianto, dopo un anno di amministrazione Corsaro 2 e cinque anni di Forte 1, anni conditi da progetti, controprogetti, polemiche consiliari, contrasti, impegni elettorali, adesso siamo a questo punto: la vasca esterna del Centro Nuoto, che doveva funzionare solo d’estate, adesso è stata ricoperta (con il famoso progetto Pettene) e funzionerà solo nella stagione fredda, mentre la struttura al coperto è in corso di demolizione, da parte della Cogeas di Asti, con l’amianto della discordia – quello che il Corsaro 2 voleva “incapsulare” e Forte 1 eliminare del tutto, senza però cancellare totalmente la struttura – già rimosso dall’Alba Tetti di Vercelli.
E dove fino al 2013 si nuotava al chiuso, adesso si nuoterà solo all’aperto, non in una, ma addirittura in due vasche. Il tutto sicuramente a partire dalla prossima estate, visto che i lavori di smembramento del vecchio Centro Nuoto coperto e il rifacimento dell’area (tutta green) dovrebbero durare non più di nove mesi.
Oggi, incontrando i giornalisti per annunciare che finalmente da questa tarda estate-autunno i vercellesi avranno una piscina coperta, sia il sindaco Corsaro sia il vice sindaco Simion (accompagnati dai consiglieri Gianni Marino, vice presidente del Consiglio comunale, e Margherita Candeli, della Lega) hanno preferito accantonare ogni polemica.
Non è un mistero per nessuno che erano assolutamente contrari all’ultimo atto da sindaca di Maura Forte di dare il via libera al progetto della copertura dell’impianto una volta scoperto; ma adesso è il momento di fare buon viso a cattivo gioco. Vercelli torna ad avere una piscina coperta, omologata dalla Federazione Italiana Nuoto (anche se con sei corsie anziché a otto) e questo, hanno fatto capire i due massimi esponenti della giunta, è ciò che conta. Almeno per ora.
Il dilemma e la gustosa storiella (un riepilogo per dare senso ai vari capitoli della biblica ricerca).. tutti i progetti (dettagliati e spiegati) lasciano irrisolto un dubbio (anche per mancanza di apposite “interrogazioni”) :
che differenza c’è tra una piscina (coperta o scoperta che sia) la quale possa essere correttamente qualificata “piscina di destra” e una “piscina di sinistra”?