Crescentino inasprisce le azioni contro l’abbandono dei rifiuti di piccole dimensioni sul suolo pubblico, e più in generale nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi. Lo fa con un esplicito divieto, in una ordinanza, rivolto ad esempio ai mozziconi di sigaretta e di rifiuti di piccolissime dimensioni quali scontrini, gratta e vinci, fazzoletti di carta e gomme da masticare.
“Sui marciapiedi prospicienti le attività di pubblico esercizio – spiegano il sindaco Vittorio Ferrero e l’assessore all’Ambiente Annalisa Bordignon – si riscontra spesso un indecoroso deposito a terra di mozziconi di sigaretta e altri resti di piccoli rifiuti. Tale comportamento, oltre al pregiudizio per il decoro urbano, rappresenta un grave problema per l’igiene e la salute pubblica in considerazione delle molteplici e potenziali conseguenze che da tali condotte illecite possa derivare oltre che dall’immagine fortemente diseducativa per le nuove generazioni legata al fenomeno di aumento dei fumo tra i minori”.
Per tali motivi è stata emessa un’ordinanza che sanzionerà tutti coloro che abbandoneranno i mozziconi di sigaretta e altri piccoli rifiuti a terra. Secondo la normativa vigente gli introiti derivanti da tali multe andranno per il 50% per cento allo Stato e per la restante parte al Comune e saranno utilizzate per campagne di sensibilizzazione sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono di prodotti da fumo e piccoli rifiuti nonché per la pulizia del sistema fognario urbano.
Inoltre, dal 1 gennaio è fatto obbligo per tutti i titolari di pubblici esercizi, bar, ristoranti, pizzerie, tabaccherie, banche, ufficio postale, esercizi commerciali, studi professionali di collocare nelle immediate vicinanze dei rispettivi ingressi appositi contenitori posacenere; gli stessi saranno esentati dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.
“Speriamo in questo modo di disincentivare tali comportamenti negativi – hanno concluso i due amministratori – e che tale provvedimento sia un semplice deterrente senza per forza dover ricorrere all’emissione di sanzioni”.